Giustissimo.
Il punto importante sta nel prevenire, e la prima e fondamentale prevenzione sta nella repressione immediata: se li si prendono presto e li si sbatte in carcere per davvero, cioe’ senza gozzini, domiciliari, braccialetti , si riesce a mandare un segnale chiaro:
LA TUA CRISI DI ASTINENZA NON GIUSTIFICA NIENTE !
se uccidi, vai in galera.
se uccidi anche una bambina di sei mesi, la chiave la seppelliamo.
DOPO di che - ma senza il primo punto non serve- , inizia l’altro lavoro di prevenzione.
Quei due assassini sono il terminale di una catena, di cui sono chiari - ma DA IDENTIFICARE !! - soltanto un paio di anelli: il ricettatore e lo spacciatore di droga.
Sappiamo che sopra di loro ci stanno migliaia di persone di peso.
Probabilmente girano in SUV a Cortina o passano il capodanno alle Maldive con importanti personaggi. Alcuni sono molto vicini all’inizio della catena.
Anche loro sono da identificare, altrimenti la catena riparte con altri spacciatori e altri ricettatori.
Sembra impossibile, tanto sono ben nascosti e insospettabili, ma seguendo la traccia dei soldi non e’ difficile.
Basta la volonta’ ma, al di la’ delle dichiarazioni, non e’ detto che ci sia. Anzi: dubitare e’ doveroso.
Vedremo.
Altrimenti, sara’ normale che per soldi si faccia qualsiasi cosa.
Anche sparare su una bambina di sei mesi.