Cannavaro ha tutto il diritto di esprimere un suo parere su ogni argomento. Me la prendo con i media che amplificano la notizia, e, a conti fatti, intavolano un dibattito sul fatto che un essere umano (nel caso specifico un calciatore) abbia una tale opinione del film Gomorra. E quindi mi costringono ( la difesa di quello che credo giusto è un "dovere" sociale) a prendere posizione su ciò che un calciatore pensa della Mafia, e di un film sulla Mafia. E qui mi arrabbio.
Perchè sono sicuro che mia nonna ha la sua stessa competenza a parlare dellla mafia e del rapporto tra un’opera culturale (il film) e la mappatura concettuale che gli esseri umani hanno di una nazione (l’Italia).
Sono pareri equivalenti. Però mia nonna non gioca a calcio, e non se la fila nessuno.
Inoltre, se innterrogata, risponderebbe non generalizzando. Ma sempre parlando di sè, delle sue reazioni, e delle reazioni di chi conosce. Non parlando in generale della "gente all’estero", del "mondo", e via continuando.
Solamente se Cannavaro avesse dato prova di coraggio nell’affrontare la mafia NEL calcio, che è il suo settore, avrebbe la mia attenzione, e il mio rispetto.
ma come sappiamo, non è stato così.
e a parole, siamo tutti esperti di tutto.