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Processo breve: La legge non è più uguale per tutti

Di Geri Steve (---.---.---.151) 14 aprile 2011 23:00

Paolo,
scrivendo di queste faccende non ci si deve sbagliare, sia per correttezza, sia perche’ c’e’ sempre qualcuno pronto ad utilizzare ogni imprecisione per alzare il polverone del "tutto falso" : la banca Rasini non e’ mai stata di Sindona, pur servendo anche lei ai mafiosi per riciclare ed esportare capitali in svizzera.
E’ stata fondata dal conte Rasini (lombardo), ma forse il vero proprietario era il socio Azzaretto (siculo) e c’erano grossi conti correnti di Riina, Provenzano, Mangano... (tutti siciliani mafiosi). Berlusconi padre e figlio formalmente erano un dirigente ed un imprenditore finanziato attraverso la Rasini. Ovvio che sia la dirigenza che gli investitori di capitale dovevano avere la fiducia della mafia (allora siciliana).

Sindona (siculo anche lui) aveva la Banca Privata Finanziaria, la Fasco (lussemburgo), interagiva con finbank (ginevra) , diverse banche statunitensi e sopratutto lo IOR (vaticano). Oltre che riciclare ed esportare, investiva lui i capitali mafiosi, e quindi pago’ cara la sua insolvenza.
Intrecci ce ne sono stati, ad es. la Cisalpina Nassau bank (CdA con Sindona, Marcinkus, Gelli,Calvi...) fu controllata dalla Rasini.
Va anche tenuto presente che l’invio di capitali all’estero (magari come opere di beneficenza) serviva anche "semplicemente" a pagare partite di droga.

Oltre che ricordarsi che non tutti i siciliani sono mafiosi (ricordiamoci di Falcone, Borsellino, Genchi...), ricordiamoci che ormai le mafie hanno uomini chiave non chiaramente associati ai luoghi di origine di quelle mafie.

Tanto per fare un esempio: com’e’ che Berlusconi e Putin sono amici di vecchia data? hanno fatto il liceo insieme? sono compaesani?

Geri Steve


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