Che dire che non sia gia stato detto.... di fronte agli interessi economici la vita e il patrimonio affettivo dei singoli non valgono nulla. Sono uno dei bambini del 1970 cacciati dalla Libia con la complicità benevola dell’Italia. Chi vuole approfondire la vicenda può documentarsi con il saggio di Arturo Varvelli sull’ascesa di Gheddafi e le relazioni tra i nostri paesi, dove grazie ai documenti della Farnesina ora finalmente resi pubblici, si comprendono le reali ragioni del "baratto". La spensieratezza perduta dell’infanzia non può tornare e non può essere compensata ma le violazioni del diritto nazionale e internazionale invece chiamano giustizia anche se sono passati quarant’anni.
Massimo Russo www.tripolini.it