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L’uomo che si minacciava da solo firmando BR

Di (---.---.---.136) 10 gennaio 2010 01:41

Caro anonimo che scrivi senza firmarti, te lo spiego subito il dubbio che ti tormanta e che hai scritto (perche altrimenti dalla tua testa, pensando e ripensando non sarebbe uscito nulla...). Te scrivi: "Perchè non denunciare, tra le righe dei suoi appassionati articoli, di avere subito delle minacce dai nomadi, invece che inventare un avventore estraneo alla vicenda?"
Perchè dopo avere fatto una denuncia 2 mesi prima alle autorità e dopo avere chiesto al direttore lussana di scrivere qualcosa sulle minacce ricevute, ne le prime ne il secondo mi hanno aiutato. 

Ti auguro di non trovarti mai una pistola puntata come è successo a me con in braccio la mia figlioletta.

Ma se dovese capitare e nessuno ti aiuta, scoprirai amaramente che hai poche possibilità: io ho usato quella che ho ritenuto opportuno e ho pagato sulla mia pelle.

Inoltre nessuno mi ha scoperto ma mi sono autodenunciato dopo che coloro che mi hanno minacciato, sentita aria di Digos, si sono a loro volta autodenunciati (minacce nei miei confronti) e io ho risolto il problema da solo!

Tutto il resto poi, è farina del sacco di coloro che mi hanno sfruttato per anni per un pugno di riso e che hanno marciato sulla notizia. Sul mio dramma. Volente o nolente...

Tanto di dovevo e ti saluto.

Francesco Guzzardi 


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