PF, penso che il problema nel considerare i fatti sia legato alla diversa prospettiva tra me e lei. Io non nego l’ingerenza (anche) dei paesi del Golfo, della Turchia e degli americani, ma questa è avvenuta a rivoluzione scoppiata, non ha fatto scoppiare la rivoluzione come invece lei pensa.
Tutto qui.
Condivido con lei invece tutto quello che dice e scrive su questi paesi che hanno "svolto il ruolo di levatrice e di balia nei confronti dell’ISIS".
Ammetto anche che SiriaLibano è sbilanciata verso la prospettiva degli attivisti e della società non violenta, ma è inevitabile per noi, nessuno ne parla. Molti giornalisti con il pass concesso da Damasco fanno le veline del regime, questi sono i giornalisti non parziali e attendibili?
Per quanto mi riguarda ho scritto ben 5 articoli contro l’Isis, denunciando anche i suoi finanziatori quindi questa omissione io non la vedo.
Ma per farle un esempio, in questi periodo di bombardamenti americani contro l’Isis, che assedia i curdi dell’Ypg a Kobane, tutti stanno scrivendo dei poveri curdi assediati.
Naturalmente lo penso anche io, ma se dovessi scrivere un articolo sulla popolazione assediata, in questo momento non scriverei l’ennesimo pezzo (il 102° ?) sui poveri curdi di Kobane, e nemmeno sui poveri Yezidi dello Sinjar (ho visto con i miei occhi la loro fuga in Iraq!). Ma forse ne scriverei uno sugli 80-100 morti giornalieri fatti dall’aviazione siriana (l’80% di questi sono sempre civili).
Questo non perchè voglio omettere le sofferenze curde o yezide, oppure per essere indulgente verso l’Is, e nemmeno perchè la "mia fissa" è quella di accusare Assad; lo farei perchè di quest’ultimo fatto nessuno più parla, e non parlarne è fare informazione parziale.
Certo lo sarei anche io, ma mi creda, non sarebbe un calcolo voluto o malafede.
Comunque potrei ribaltare il discorso, tutti parlano dei jihadisti sunniti, lei ha mai letto degli sciiti afghani che stanno combattendo per Assad ad Hama? Non penso... e omettere queste notizie non è fare informazione parziale?
A. Savioli