Il motivo principale dell’abbandono della cultura è che la cultura non produce business, mentre l’ignoranza dà grandi ritorni economici.
Viviamo in un sistema che ci ha ridotto tutti a consumatori, e dove tutto deve essere commerciabile per essere tollerato dai nostri leader politici (siano essi Monti, Bersani, Berlusconi, Casini, ....).
Ma la cultura si presta male al commercio, paricolarmente quando essa è conoscenza vera, profonda. Invece le pillole di conoscenza che galleggiano sull’immaginario collettivo dei consumatori sono facilemte commerciabili.
Ecco perchè si inventano leggi per il diritto d’autore, per il brevetto, per il copyright: per evitare la libera circolazione della cultura e rendere così possibile il commercio della pseudo-cultura che proviene dai media, ma ormai è entrata anche a scuola, grazie a ministri che appaiono essere degli incaricati d’affari delle aziende.