• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

E alla fine la mont(i)agna partorì il topolino

Di (---.---.---.189) 8 dicembre 2011 12:06

Confesso che anch’io come te Paolo mi aspettavo qualcosa di più, ma a rifletterci con calma bisogna ammettere che un governo - veramente - tecnico non poteva fare di più, né credo bisogna aspettarsi altro per il futuro, sempre che la Merkel e lo sciocco francese non facciano precipitare tutto nel baratro molto prima.
 Non si può pensare che Monti possa fare - ad esempio - una serie di riforme che rimettano l’intero ceto politico italiano sotto i controlli di legalità costituzionale, conducendo una lotta ferrea contro la corruzione (che per inciso ci costa ogni anno più del doppio della manovra appena conclusa), chi voterebbe questa riforma nell’attuale parlamento, pieno di latitanti, pregiudicati, in attesa di giudizio e maneggioni vari?.
 Può il governo Monti provare a riqualificare la spesa pubblica, toccando sacche di parassitismo clientelare? chi gliela voterebbe in parlamento? faccio un esempio, in provincia di Napoli e Caserta (non nel resto della Campania) ce un numero di addetti alla raccolta dei rifiuti urbani all’incirca doppio rispetto alla media del resto dell regione e dell’Italia, riqualificare la spesa significa ridurre questa abnorme situazione frutto di un clientelismo sfrenato praticato in sette otto anni dai consorzi intercomunali (quelli sciolti da Prodi prima delle dimissioni) , quale forza politica avrebbe il coraggio di sostenere in questo parlamento una operazione di risanamento in proposito?
 La verità è che Monti non ha un mandato popolare, non ha un gruppo parlamentare maggioritario e può fare quindi solo lo stretto indispensabile che questo attuale parlamento gli consente. Ma se il professore e il suo gruppo di tecnici altamente qualificati decidesse di presentarsi alle prossime elezioni di sicuro io lo voterei e dopo aver votato una vita per PCI, PDS, DS, PD mi metterei a fare il propagandista per loro, perché davvero non ne posso più di Bersani e compagni, per non parlare di Vendola e Di Pietro.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox