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Arrigoni: gli sciacalli tengano giù le mani da Vittorio!

Di Libero Mercato (---.---.---.87) 20 aprile 2011 11:03
Libero Mercato

Anche io penso di essermi espresso abbastanza pacatamente e senza offendere nessuno, cercando di restare nei limiti della libera discussione "democratica" offerta e garantita da Agoravox, senza ovviamente rinunciare alla polemica che è sempre un elemento "saporito" nell’ambito di un dibattito. Se devo essere sincero, è più da parte sua il tentativo di colpire anche la persona che scrive (rimandi al mio lavoro, battutine di cattivo gusto sulla stella di David...) 

Comunque le rispondo qui, soprattutto per correttezza nei confronti del pubblico che legge. 
Devo capire, e questo purtroppo non mi è chiaro, quanto il povero Vittorio (riutilizzo questo aggettivo perchè mi dispiace davvero tantissimo della sua morte) praticasse la vera forma non violenta, espressa dal pacifismo ghandiano, e quanto invece, sotto le spoglie di buone intenzioni pacifiste, si fosse trovato nei fatti a collaborare ed aiutare gruppi e movimenti che di pacifico hanno ben poco.
Resto perplesso per il fatto che avesse contatti con Hamas, o che comunque fosse ben visto da questo movimento para-terrorista, e qualcosa sinceramente non mi quadra. 
Detto ciò non mi associo agli attacchi del Giornale e del Tempo, semplicemente perchè non mi piace schierarmi con un estremo o con l’altro, perchè sono convinto che la verità abbia molte sfaccettature. Non mi piacciono le campagne aggressive e pilotate del Giornale e della propaganda berlusconiana, così come resto perplesso davanti a tutti coloro che subito si "accodano" ad una visione idilliaca di Vittorio, quelle stesse persone che contemporaneamente sono filo-palestinesi e nello stesso tempo esaltano una vittima dei terroristi palestinesi. La confusione regna sovrana, ma almeno un punto comune ce l’hanno (il disprezzo per Israele! Che unisce, in maniera perfettamente bipartisan, post (o ex) comunisti o post (o ex) fascisti, due esempi illuminanti di fallimenti storici della politica. 
Si, ho volontariamente messo un pò di tutto nella polemica di prima, non perchè confonda Hamas con Hezbollah, o Al Qaeda con Gheddafi, ma perchè è proprio la "Galassia" del mondo arabo e MedioOrientale che non mi piace, o meglio non rappresenta la MIA cultura ed il mio modo di vedere la vita e la gestione di una società. Io sono prima di tutto legato ai valori occidentali, sono un liberale progressista, seguace della tradizione illumista, libertario e democratico, per cui non sono vicino al fondamentalismo religioso, al fanatismo islamico, alle dittature arabe e africane e tutto ciò che li circonda. Sono convinto che se arabi e palestinesi riconoscessero Israele, abbandonassero le armi e la violenza, e si ripristinasse un vero Trattato di Pace internazionale, Israele porrebbe fine all’occupazione dei territori (strategia, ripeto, collaterale di uno Stato in guerra), riuscirebbe a stemperare il fanatismo dei coloni e avviare una gestione comune del territorio, magari riaprendo le frontiere e gli scambi commerciali. Ci gaudagnerebbero i civili e le famiglie palestinesi ed il terrorismo sarebbe definitivamente sconfitto. Ma domanda, nel mo ndo arabo chi comanda, i civili o i terroristi? 
Infine, ritengo sempre inutile ed inspiegabile la decisione della madre. Lei stessa diceva che condivideva le opinioni del figlio e quindi ha deciso, nonostante fosse vittima dei palestinesi, di confermare un gesto polemico nei confronti di Israele (come se alla fine la colpa fosse la loro). Se fosse stato mio figlio avrei fatto passare la salma su territorio Israeliano, proprio per manifestare la mia personale protesta contro i Palestinesi che non meritavano il suoi aiuto e che si sono dimostrati inaffidabili e confusionari. Poi ognuno sceglie da che parte stare, e ripeto, finchè Israele è in guerra io sosterrò le loro ragioni, in attesa che una pace definitiva consacri il DIRITTO ad entrambi di coesistere in quei territori.
Spero di essere stato abbastanza chiaro ed esauriente nelle risposte.
Le anticipo, che per motivi di tempo e francamente di voglia, non ho intenzione di continuare la discussione su questo punto. Mi farà piacere continuare a discutere e conforntarmi con lei in futuro e su altri articoli.

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