Se pensassero anche a quelli come me, ai falliti, che sono tra imprese e persone fisiche diverse centinaia di persone...Ma si chiede troppo, meglio lasciarci nel girone dei dannati, dei marchiati a vita, senza più nessun diritto. Del resto,anche per le leggi, dobbiamo prendere esempio dagli altri, e guardare all’Europa.Prodi diceva ,quando doveva e voleva farci digerire leggi e proovvedimenti di economia, che "è l’Europa che ce lo chiede" : ebbene la seconda opportunità e gli aiuti a chi deve e vuole reinserirsi dopo un fallimento, c’è altrove, ma non in Italia. E’ chiaro che ai più fa maggiore impressione il delitto di mafia, il giudice minacciato, ma nessuno pensa alle tragedie vissute da chi ,per colpa di un fallimento ha perduto il lavoro e ,ovviamente non ha nessun diritto a cassa integrazione o aiuti vari. Fa notizia e solo per qualche giorno se per caso si suicida, se disperato compie una rapina ma, alla fine dà più fastidio che altro la sua presenza e il voler richiamare l’attenzione. Meglio quindi dedicarsi a riformare la giustizia, ma solo quella che interessa i media e fa aumentare i voti se ci saranno elezioni politiche.Noi, falliti o protestati possiamo crepare.