rispondo per l’ultima volta perché non ho altro da dire
dici: "
Mazzetta, tu spacci per fatti quelle che sono tue idee personali. Ma la realtà è diversa,
L’Idv non parla di non candidare "denunciati" o "indagati" ma "condannati con sentenze passate in giudicato". C’è una bella differenza.
Nel Parlamento italiano il problema è la presenza di persone condannate per i reati di cui ti ho parlato, non di fantomatici reati politici per cui spesso scatta la denuncia e per l’obbligatorietà dell’azione penale si deve procedere per forza...."
alle denunce seguono le condanne, il che significa che ogni atto di disobbedienza civile al quale segua una condanna che passa in giudicato diventa causa di perdita del diritto all’elettorato attivo.
Si tratta di una bestialità, se non lo capisci o fingi di non capirlo per motivi tuoi non mi interessa, non c’è altro da spiegare, i costituenti evitarono con cura di inserire una norma del genere perché diventa un’arma formidabile per il potere
Non è la prima volta che mi accusi di mentire, ma in questo caso sei tu che spacci sciocchezze negando l’evidenza, non è una bella figura
dire "
Nel Parlamento italiano il problema è la presenza di persone condannate per i reati di cui ti ho parlato" non significa motivare una richiesta così intimamente stupida, se non c’è moralità non si recupera certo per decreto o con scorciatoie che fanno più male che bene, quando si fanno le leggi non bisogna farle pensando di colpire qualcuno, così si finisce sempre per colpire qualche altro
citi:
"i cittadini dell’Unione europea possono influenzare le decisioni della BCE solo in maniera del tutto indiretta tramite il processo elettorale
e ti ringrazio per la conferma: l’authority non è quindi fattibile, però il programma dell’IDV così "sintetico" la butta come un impegno del partito
qui se mi permetti sfiori l’assurdo a proposito dell’esercito europeo, scrivi:
Tu fai una critica a priori senza entrare nel merito. Mi pare che l’accusa di pressapochismo riguardi molto di più i tuoi commenti.
Chi sarà preposto a guidare il futuro esercito dell’Ue? I problemi si affrontano passo dopo passo, tu esponi una critica su cose che ancora non esistono.
Le case si costruiscono dalle fondamenta, ti potrei rispondere usando frasi fatte come hai scelto di fare, ma invece ti faccio notare che non hai assolutamente spiegato nulla dell’esercito europeo, nessuno dice a cosa servirebbe, come sarebbe e nemmeno sotto il comando di chi finirebbe, Non è da pressapochisti sparare una proposta del genere senza avere la minima idea di cosa farne dell’esercito europeo ?
Hai mai visto eserciti che vadano in giro senza obbedire a una stretta catena di comando nelle democrazie?
Questo è l’ABC, poi mi tocca anche leggere che non saprei di cosa stiamo parlando...lo dica Di Pietro di cosa stiamo parlando e di cosa ha in mente, no?
L’esercito europeo non può esistere senza una difesa comune europea, che attualmente è demandata alla NATO e non potrà esistere fino a che gli eserciti nazionali non si dissolveranno in quello europeo, altrimenti avremmo doppioni di tutto, aviazione, marina, etc... ma anche nelle catene di comando. Di Pietro vuole uscire dalla Nato? Vuole rimanerci come UE e non più come singolarità nazionali? Vuole un esercito di terra, un esercito completo di aviazione e marina in più o proprio un unico esercito europeo? Significa che vuole sostituire quello italiano? Quanto costa? Chi paga? Di Pietro vuole un esercito per garantire la difesa europea (ammessa dalla Costituzione) o una forza di proiezione per missioni difficilmente classificabili come difensive? In un momento di crisi come questo propone di spendere soldi in un esercito?
Chi sventola pressapochismo?
Possibile che non ci si pensi a questi dettagli?
Sbagli ancora sulla corruzione, l’azione penale e il cambiamento culturale sono le uniche armi contro la corruzione, in Italia ne l’una ne l’altra spettano alla UE, non i risulta che membri dell’IDV nelle giunte e nei consigli di amministrazione abbiano denunciato una sola malversazione, come dire...
Le erogazioni dei fondi UE non sono controllate da Bruxelles, ma dalle autorità nazionali che già sono preposte a controllare il resto delle attività dello stato, la cosa significherebbe costruire una struttura di controllo supplementare che non interessa a nessuno
stranamente nel programma non c’è nemmeno un accenno al mettere mano alle regole di banca e di borsa, solo l’ottuso accanimento contro le banche centrali, come se controllando quelle si prendesse il volante del mondo.
non è difficile riconoscere in questa visione così circoscritta una nota propaganda, quella storicamente schierata per lo status quo
nessuna visione riformatrice, nessuna visione d’insieme, giusto l’agitazione del feticcio davanti alle folle
infine su Orlando, del quale conosco la storia in dettaglio: si tratta dii un mestierante della politica sulla breccia da decenni, diventato un leader della DC siciliana prima ancora di tangentopoli, molto prima...
La sua storia è quella di un perdente ad essere buoni, il suo contributo ideale è sempre stato nullo, condizionato com’è dall’istinto del democristiano
sui candidati invece ti posso assicurare che la questione non è sull’essere o meno della "società civile", ma nel possedere la cultura sufficiente, non solo istituzionale, per portare a termine degnamente il compito
per ora il personale dell’IDV non si è dimostrato all’altezza, nè si è dimostrato incorruttibile, Di Pietro non ha chiaramente alcuna idea di spendibile per un paese diverso e in realtà ha già dimostrato di sapersi conformare benissimo e di essere molto attento ai suoi interessi, nemmeno la sua azione politica è stata per nulla irreprensibile e troppo spesso ha sostenuto posizioni di retroguardia, rivelando un’idea di società angusta e una grande difficoltà nel tenere il punto sui temi etici
poi lo ripeto, non è mia intenzione insultare chi ci crede, ma se per difendere quel programmino c’è gente che si immola in questo modo la cosa diventa anche più inquietante ;)