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Commento di Elia Banelli

su Discarica Europa. Ecco la considerazione che l'Italia ha per le elezioni europee


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Elia Banelli Elia Banelli 13 maggio 2009 12:35

Se non erro il Parlamento Europeo ha vari "poteri": può dare consigli, presentare propri pareri, fare relazioni, costituire commissioni, etc, etc che possono, indirettamente, guidare uno Stato in una determinata direzione (punti 7, 8, 10, 12, per esempio).

Federico ha centrato in pieno il punto che smentisce tutte le risposte di Mazzetta, che pretenda che sia l’Europa a legiferare sulle politiche nazionali.
Candidare parlamentari italiani in Europa significa che in quel Parlamento si prendono decisioni che poi possono avere una influenza ed una diretta emanazione nel processo legislativo italiano.
Direi come fa spesso Mazzetta, "queste cose si decidiono in Italia non in Europa" è talmente lapalissiano che annulla la sua critica. E’ assolutamente normale che sia così.
Stiamo eleggendo personalità politiche che devono portare avanti gli interessi dell’Italia in Europa, non persone che devono legiferare sull’Italia dall’Europa.
E’ una differenza tanto evidente che mi sembra strano non sia stata adottata.
Cmq entro rapidamente nel merito.

1) Per ottenere finanziamenti dall’Europa è necessario scrivere e presentare un progetto credibile. Dopo l’erogazione dei fondi, sappiamo (come le inchieste di De Magistris hanno svelato) che spesso vengono spesi male o sperperati. La Calabria negli ultimi anni ha dovuto restituire all’Europa 10 miliardi di euro perchè non sono stati utilizzati. Pensa un pò. Avere un rappresentane italiano come De Magistris sarà un elemento in più per far sì che dall’Europa ci sia un controllo più efficace sull’utilizzo dei fondi pubblici europei.
Sappiamo che è il ministero e gli enti locali (e privati) che li utilizzano, ma qui parliamo di "controllo" e "monitoraggio" e quindi possibilità di infliggere direttive e sanzioni.
2) Tu scrivi , "promuovere consorzi è molto meno efficace che promuovere la co-generazione o incentivi che spingano alla formazione di consorzi". Mi sembra che ti contraddici. I consorzi servono proprio per analizzare e promuovere incentivi. Parli di tardo-statalismo ma qui si discute di consorzi "europei" non esclusivamente "italiani". L’Europa è piena di consorzi, alcuni possono essere poco utili, ma per lo sviluppo dell’energia rinnovabili mi sembrano necessari. 
3) L’Idv ha dimostrato con "i fatti", proprio in questi giorni, di considerare il diritto internazionale, insieme ai diritti umani, come fattore principale delle politiche di immigrazione. Ha anche aggiunto che queste questioni si risolvono insieme in Europa, non possono essere i singoli stati italiani a fare quello che gli pare.
Le indicazioni sul "come" verranno approfondite in sede europea, qui parliamo di dichiarazione d’intenti in un programma generale e sintetico.


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