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Commento di Giovanni Onesti

su Guidonia: un territorio alla deriva. Lo sfacelo del comune laziale


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Giovanni Onesti 12 maggio 2009 07:42

Da abitante della zona, posso dire che l’articolo è decisamente azzeccato per quanto riguarda la descrizione di Guidonia, molto meno sulla descrizione della figura di Leonetti: è sulla scena politica guidoniana da 40 anni, ricoprendo per molti periodi incarichi di tutto prestigio, se quindi lo sfacelo è una realtà non può desimersi da una parte di responsabilità in tutto questo. 

Che dire poi degli altri candidati sindaco? Pàgano (notare l’accento che ne descrive fortemente la vocazione), ex fronte della gioventù, ex capo di gabinetto del sindaco di centrodestra, è ora è il paladino dell’asse UDC-PD. Rubeis, architetto-costruttore che ha tutto l’interesse a spremere commercialmente il martoriato suolo guidoniano fa ora il capitano del cosidetto PDL zeppo di residuati bellici, Lippiello, sbattuto fuori dal PD, ci riprova con liste civetta e partiti come PRC e Verdi che sono completamente svuotati localmente del significato nazionale, Messa e Forza Nuova, che fanno dell’intolleranza e della violenza le loro bandiere nere con piccole sfumature di differenza l’uno dall’altro.

Sinceramente, dopo tanti anni e tanti dubbi, non affiderò più il mio voto a costorro che hanno fatto della politica il mezzo per arricchirsi ed avere potere a scapito dei cittadini. Purtroppo non c’è una lista civica direttamente collegata a Beppe Grillo, ma mi accontenterò di quella presentata dalle associazioni ambientaliste e di volontariato (Il Faro) che per contrastare tutta questa marmaglia stanno facendo immani sforzi per presentarsi da soli e con onestà. Guidonia cambia se il voto cambia.


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