D’accordo con Lei, ma era abbastanza chiaro fin dalla nascita: essere contro è facile sostenere che un "partito", per di più diviso in cellule sempre più ristrette ed esclusive, è post-idologico, si traduce in "qualunquista" che in un consesso di eletti dal popolo equivale a "palude". Naturalmente si contrappone ad ideologico, termine che viene spesso usato, erroneamente, come illiberale/dittatoriale e dogmatico.
Che 5S non avesse nulla di dire lo confermano le elezioni negli 8000 comuni italiani, una debacle; non solo, Sindaci come a Parma o a Livorno che si sono confrontati con realtà dure ed hanno agito da Sindaco, sono finiti emarginati o espulsi.
I media "mainstream" come amano definirli, sono stati un prezioso alleato nell’attaccare il M5S anziché limitarsi alla pura e semplice informazione: dimostravano di essere la Kasta che si batteva per i propri privilegi.
Dovranno decidere, i 5S, cosa fare da grandi. Presumibilmente saranno "palude" oppure si ritroveranno con il PD che quando era PdS (o forse già DS) vide nella Lega affinità ideali: misteri nemmeno tanto misteriosi della politica partitica. Lo stesso PD ha contraddizioni ideali interne, mica solo correnti.
I 5S sono un prodotto finale, non venuto molto bene, di politiche che non hanno rispetto delle diverse sensibilità di una società complessa e complicata. Non sono in grado di rispettare nemmeno i propri ideali fondativi, che è tutto dire.
Un Saluto
Es.