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Commento di vittorio3

su Referendum | Il trionfo del populismo e il rifiuto del cambiamento


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vittorio3 8 dicembre 2016 18:05

Complimenti Sig. Campiotti,

analisi lucida dei motivi del NO al referendum confermativo di una riforma democraticamente già approvata dal 57% del Parlamento; non si curi di chi contesta i suoi commenti argomentati con frasi aggressive prive di supporto razionale.

Viviamo un epoca basata su twitter e slogan fulminanti che prevalgono su dati e fatti oggettivi : il bicameralismo assurdo che nessun altro paese democratico ha, le provincie che ieri (7.12.2016) si sono precipitate a chiedere 650 milioni per tornare a dar “lavoro” a burocrati inutili, il CNEL  che tornerà a scribacchiare proposte futili ma che costano 20 milioni annui e sopratutto perdite di tempo per i decisori, i governi che continueranno a inondare il parlamento con decreti legge perché i disegni di legge ci mettono 2 anni a fare la navetta fra Camera e Senato, la regione X qualsiasi che potrà stabilire che sul suo territorio non possono transitare articolati pesanti che viaggiano senza problemi in tutte le altre regioni, 315 senatori che continueranno a costare 150 mil. annui e sopratutto perdite di tempo inutili,ecc. ecc.

Ha però dimenticato di citare il recondito ma principale motivo per cui la stragrande maggioranza  degli italiani ha votato NO:  non desideriamo essere governati in modo chiaro e continuativo. Eleggiamo liberamente i parlamentari ma poi vorremmo sostituirci loro nel decidere ... analogamente a quando, osservando le partite di calcio, diciamo che l’allenatore (che peraltro avevamo sostenuto) avrebbe dovuto mettere in campo il  N°7 anziché il 10, scegliere una formazione 4+4+3 anziché 2+5+4 convinti di avere, chissà grazie a quale miracolo, maggiori competenze e conoscenze dell’allenatore di mestiere che tratta giornalmente con i giocatori .

Purtroppo per tutti noi, e non solo per chi ha votato no, l’Italia arroccata e conservatrice continuerà a perdere beatamente terreno sulle nazioni che progrediscono . Si chiedono i suoi contestatori a parole come mai la Germania, malata dell’Europa nel 2003 con disoccupazione e deficit crescente, si è permessa di accogliere e sistemare nello scorso anno 1 milione di immigrati? Dovrebbero sapere che ciò è dovuto al fatto che, grazie alle riforme che hanno fatto nel 2004 e che noi rifiutiamo ancora oggi, ha i conti in ordine e una disoccupazione al 5% (noi all’11,6%) .

 FATTI BEN PIU’ DIFFICILI MA PRODUTTIVI DELLE BELLE PAROLE!


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