1 - «E questo vale per entrambe le parti. Parlando di Israele, bisogna ricordare che a partire dal sistema educativo la gente è abituata a vedere i palestinesi in modo distorto....» Eccetera. E parlando dei palestinesi forse che non c’è esattamente la stessa cosa?
2 - «Il nazionalismo è una pestilenza nella storia dell’umanità: in realtà odia i popoli e ama solo chi la pensa allo stesso modo». E il nazionalismo arabo? E il nazionalismo palestinese (grazie al quale i primissimi ebrei sbarcati nella Palestina ottomana furono massacrati)?
3 - «Esiste un confine all’interno del quale Israele è un paese legittimo, ma quando si espande al di là di questo diventa uno stato colonialista». Qual è questo "confine" dal momento che gli arabi non hanno mai accettato nessuna spartizione del territorio e che, di conseguenza, non sono mai esistiti "confini" ma solo una linea di armistizio risalente al 1948 e poi ripetutamente violata dagli eserciti arabi (nel ’67 e nel ’73)? Chi ha deciso dove passa quell’inesistente confine "entro il quale Israele è legittimo" (benchè non riconosciuto da Hamas che ha vinto - e vincerebbe di nuovo - le elezioni palestinesi) e oltre il quale diventa un occupante colonialista? La comunità internazionale? Sulla base di cosa? Del fatto che non si possono occupare militarmente territori altrui (anche se si è stati aggrediti)... ma "altrui" è un concetto che presuppone - a monte - un confine condiviso....che non è mai esistito!
4 - «La nonviolenza è fondamentale. E’ una lezione che ci viene da Gandhi e da Nelson Mandela...». Esatto, ma non è mai stata adottata né dagli arabi in generale né dai palestinesi in particolare. Non sarebbe stata diversa la storia se la politica palestinese avesse adottato la nonviolenza? Non avrebbero avuto settant’anni fa quello che oggi non possono nemmeno sognare di avere?

Insomma: con Moni Ovadia si è certi di avere "chiacchere inutili e cocktail parties a uso dei mass media"....