Guardi che io non mi sbaglio affatto, non perchè io sia
infallibile, ma semplicemente perchè io non ho mai sostenuto che ci sia gente
indifferente a queste tragedie: questa è la sua lettura di ciò che io ho
scritto ed è una lettura infedele e ingiustificabile.
Si potrebbe anche chiudere così, ma il punto è che su queste
faccende si sta verificando un "dialogo" fra sordi, perchè almeno
qualcuno è totalmente impermeabile a ciò che gli altri dicono.
Sui rapporti di causa ed effetto di ciò che sta succedendo
si potrebbe e si dovrebbe discutere a
lungo e approfonditamente, ma anche intelligentemente e senza tabù. Invece
rilevo che lei considera come possibili cause -anzi, per lei: come accertate
cause - alcuni fatti, come gli interventi militari - cioè le guerre - in Iraq,
in Libia, in Siria.
Sono tutti fatti perlomeno deprecabili, ma in termini di
causalità io ci vedrei ai primi posti tutt’altri fatti: gli interventi dei
missionari cristiani che hanno abbassato la mortalità infantile ma non le
nascite, provocando l’esplosione demografica, il fatto che cristiani e islamici
hanno sostenuto l’esplosione demografica dei loro adepti per diventare o restare
maggioritari, il fatto che capitali cinesi e capitali globalizzati si sono
comperati interi paesi africani compresi i loro governi e attuano genocidi per
liberarsi degli "ingombranti" abitanti locali e che quelle
popolazioni -giustamente - cercano di sottrarsi a quei genocidi migrando.
Sulle "colpe" poi, c’è un altro discorso che va
chiarito: una volta si diceva che le colpe dei padri non possono ricadere sui
figli. A me questo sembra un tempo di
"prescrizione" troppo breve, nel senso che se uno è ricco perchè i
suoi genitori hanno derubato altri, lui è colpevole, se non esattamente di
furto, perlomeno di "ricettazione", per cui non deve andare in
galera, ma la sua ricchezza potrebbe essere giustamente confiscata a beneficio
dei discendenti dei derubati.
Sui nipoti non ho idee molto chiare, però mi è chiaro che le
colpe storiche non possono essere trascinate per generazioni e non possono
essere generalizzate per popolazioni: se io avessi - e fortunatamente non ce
l’ho - un nonno o un bisnonno che ha usato gas asfissianti contro libici o
contro abissini non posso essere considerato colpevole, e tanto meno lo possono
essere tuttti gli italiani.
Questo discorso delle colpe è disgustosamente
catto-comunista e serve a giustificare ogni ragionamento sballato. Da che mondo
è mondo, se una popolazione viene invasa da un’altra reagisce combattendo e
cercando di difendersi uccidendo gli invasori. Oggi possiamo sperare in
reazioni meno violente, ma non ci riusciremo mai se c’è sempre qualche scemo
che prova spiegarci che gli invasori hanno ragione perchè è colpa dei
governanti o degli antenati degli invasi.
Viviamo e sempre più vivremo situazioni difficili in cui
benessere e sicurezza saranno in crisi. Riusciremo a salvaguardare livelli di
umanità e di tolleranza soltanto se saremo realisti e intelligenti a fronte di
questi problemi.
Ogni atteggiamento ideologico e che non consideri i diritti
degli altri è e sarà un attentato alla convivenza civile. Io ritengo che
quest’articolo e il precedente commento rendano molto difficile quell’auspicata
convivenza civile.
GeriSteve