Confusionario e vecchio: Lei accredita il sistema degli inceneritori (termovalorizzatori è marketing) e Legambiente è contraria, legga bene.
Germania, Olanda e soprattutto la Danimarca, leader mondiale nel rapporto popolazione/inceneritori, farebbero carte false per uscirne "oggi accettano anche clienti stranieri, sottocosto": l’investimento in inceneritori è sempre privato, al massimo in financing project, costosississimo, di conseguenza i contratti sono preventivamente sostenuti da un "cambialone" firmato dai rappresentanti politici delle Comunità che si impegnano a pagare per 20-30 anni vuoto x pieno, cioè, se non c’è sufficiente conferimento di "rifiuti indifferenziati" si paga ugualmente: l’ovvio risultato è che molte Amministrazioni sono "invitate" a non differenziare, ed infatti differenziazione e riciclaggio in Italia sono carenti/assenti proprio nelle grandi città.
Il Veneto ha già superato quota 60% di differenziata/riciclaggio nonostante "le città" e nel nuovo piano rifiuti si punterà sicuramente ad incentivare "la NON differenziata" causa i nostri inceneritori che languono....hanno tanta fame....moriranno di fame comunque....! La riconversione, nel nord, è già nei fatti, e non per motivi ecologici ma economici, "l’inceneritore" è roba vecchia: brucia e produce ma: l’umido sottrae energia per seccarsi, carta/cartone hanno potere calorico bassissimo, metalli non bruciano, rimangono i derivati degli idocarburi (plastica) che produce diossina dunque costoso filtrare e "controllare" ed infine, udite udite: non meno del 20% va in discarica in ceneri e materiali incombusti.
Differenziata/riciclaggio: premessa: quanto scrivo è già in atto: differenziare significa permettere alle "isole ecologiche" dei Comuni di cedere "materie riutilizzabili" all’Industria; siamo indietro nella gestione virtuosa, è vero, ma cedere i nostri rifiuti puliti all’Industria permette di abbassare/contenere la tassa rifiuti per noi, non importare materie prime con tutti i costi accessori, per l’industria.
Tecnicamente, senza problemi tecnici, si può arrivare alla "tariffa puntuale", cioè il concetto "chi più produce rifiuti più paga"; basta tasse ed imposte ma libertà di comportamento a fronte di pagamento. La corretta gestione dei rifiuti ha bisogno di personale: si ripaga tranquillamente.
L’esempio mondiale lo abbiamo in Veneto CONTARINA SPA bacino di utenza 550.000.- persone. (esempio mondiale perché vengono da tutto il mondo a studiare anche tedeschi, olandesi, danesi). Un esempio eclatante: già ora ci sono Amministrazioni, che concedono vantaggi sull’acquisto di pannolini e pannoloni lavabili, perché ci guadagnano!!!! e le famiglie risparmiano due volte. Se non è differenziata spinta, poco ci manca.
Per concludere:(e mi sono fortemente trattenuto): differenziare/riciclare è facile, economicamente "molto" vantaggioso per le nostre Industrie possiamo arrivare a cifre da conferire in discarica che corrispondono al "solo secco".
Gli inceneritori moriranno di fame: la differenziata è il loro nemico mortale perché economicamente vantaggiosa ed efficiente, loro invece non li vuole nessuno (in particolare le Comunità) sono inefficaci ed inefficienti anche in termini di produzione energetica: purtroppo i Comuni e di conseguenza le Comunità che li "ospitano" pagheranno cara questa situazione, si potrebbe tentare di calcolare se è conveniente riportare alla decenza discariche come Malagrotta e rifornire gli inceneritori esistenti.
Di certo le città (Milano inizia o ha iniziato la raccolta del’umido) devono darsi una mossa: a livello economico i rifiuti sono un "affare pulito" per l’Italia, non lasciamo che siano i criminali, sia quelli veri che quelli intellettuali o morali, a soffocarci.......
Un Saluto,
Enzo