Senza fiato >
DAI fatidici 100 giorni ai prodromici
“mille giorni”.
DAL “fare in fretta” allo spirito del maratoneta fino al “passo
dopo passo” del marciatore.
DAL “lascio tutto e vado via” al “saremo giudicati
a maggio 2017”.
DAL “ci metto la faccia” al “nessuno può chiamarsi fuori”.
DAL
coraggio, orgoglio e ambizione di dare la svolta all’appello a speranza e
pazienza.
Qui c’è tutta la parabola di un Premier che prese il potere per “cancellare”
decenni di politica insipiente, fumosa e parolaia.
Dopo 6 mesi di governo la crisi
è ancora tutta lì ed il DEBITO non dà tregua.
Oggi le sue uniche carte da “investire”
sono i margini di flessibilità chiesti alla UE, le iniezioni di liquidità della
Bce ed i 300 miliardi promessi da Juncker.
Per il resto solo pesanti tagli di
spesa (con tasse annesse) necessari all’equilibrio del bilancio.
In altri
termini.
E’ più facile che l’Italia diventi la “forza trainante” dell’Europa
piuttosto che Renzi resti una volta “senza fiato”.
La storia insegna che la
Febbre del Tribuno non conosce remore o limiti fino …