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Commento di Antonella Policastrese

su Femminicidio: un fenomeno tutto italiano


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Antonella Policastrese Antonella Policastrese 27 agosto 2014 12:18

Quanto lei mi scrive, non fa che allarmarmi. Dice che ha due amiche con un buon reddito, picchiate puntualmente dai rispettivi mariti. Questa cosa ho difficoltà a capirla. Generalmente ,la stragrande maggioranza delle donne sopporta le botte, perchè dipendente dal reddito del marito, ed in caso contrario non saprebbe dove sbattere la testa, qualora decidesse di chiudersi la porta dietro le spalle. Questa categoria di donne se rimane non lo fa certo per paura di quanto sente in tv o legge dai giornali..Per quanto riguarda il termine coniato se non erro dal grande Saviano, posso essere d’accordo con lei. Non mi piace. Ma dal momento che il vocabolo serve per indicare un fenomeno, purtroppo molto italiano, lo si usa per riassumere uccisioni di donne che avvengono con troppa non chalance da parte di mariti o compagni. Di femminismo allo stato attuale rimane ben poco. Ricordo quel periodo. C’era la voglia di affermare un modo d’essere e di vivere la vita da protagoniste, senza cercare nessuna scorciatoia. Forte era il richiamo culturale, il credere ad ideali che di lì a poco sarebbero crollati pezzo dopo pezzo. Oggi cosa rimane se non l’incapacità di determinarsi, se non il continuo accettare compromessi e vendersi al migliore offerente. Ragazzine insicure che amano vestire abiti firmati, avere l’iphone, e soldi da spendere. Un becero consumismo che determina il concetto di un corpo concepito come merce da utilizzare per raggiungere obiettivi senza nessuna fatica , non facendo ricorso all’intelligenza al proprio pensiero, a quello che si è ,perchè si vale . Mi fermo, ma come vede la situazione è alquanto complessa.


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