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Commento di

su L'anomalo CV Scientifico in Chimica Ambientale di Franco Battaglia, il difensore del nucleare


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7 agosto 2014 17:10

Purtroppo quando uno si presente come "scienziato" pretende un accredito di autorevolezza che deve dimostrare di essersi guadagnato. Se la competenza di Battaglia sul nucleare o sull’ambiente è sostanzialmente pari alla mia, la sua opinione vale quanto la mia e dunque non si capisce perché lui stia in televisione ed io no (a parte ovviamente il fatto che sia amico di Berlusconi). Se uno afferma di essere uno scienziato e sostiene il modello tolemaico dell’universo non dimostra grande credibilità.

Quanto alle affermazioni sulla sicurezza dei voli (che non discuto più di tanto) bisogna tener presente che quei dati sono delle compagnie aeree. Bisognerebbe pesare gli incidenti sulle ore di spostamento moltiplicate per persona e non sui chilometri! Perché è chiaro che se 100 persone volano in due ore da Venezia a Londra abbiamo ottenuto 250000 chilometri e per farli in automobile 100 persone impiegano almeno 24 ore. Con 24 ore in giro sulle strade la probabilità di incidente aumenta.
Ecco perché la scienza è una cosa seria: i dati sparati lì senza criterio possono essere utilizzati per sostenere qualsiasi tesi, è l’affidabilità dell’analisi che uno si aspetta da uno che si accredita come scienziato.

Arriviamo dunque alla storia del picco delle 19.00. Quello del "professore" è veramente un punto di vista molto ristretto.
Le leggi di base dell’economia non sono troppo difficili, ma i risultati possono essere molto vari, ed anche in questo campo alcuni matematici più competenti del nostro eroe hanno rimediato qualche nobel analizzando il formarsi degli equilibri...

Ad esempio: 

Oggi se comprate corrente alle 12.00 siete in fascia 1 (la più cara). Se il fotovoltaico si diffondesse capillarmente probabilmente avremmo un surplus di corrente alle 12.00 (nonostante il grande assorbimento di attività economiche ed industrie) e quindi il prezzo della corrente alle 12.00 calerebbe tantissimo. A questo punto le centrali idroelettriche utilizzerebbero quelle ore per "rimpolpare" i propri bacini e non quelle serali. Qualcuno potrebbe addirittura trovare conveniente costruire "accumulatori" di corrente per rivendere la corrente in ore in cui è più redditizia (Come fare? Chissà, magari producendo idrogeno per elettrolisi e poi producendo corrente con fuel cells o chissà cos’altro la tecnologia potrebbe inventare o magari semplicemente pompando acqua in un bacino a monte per poi produrre corrente con la sua ricaduta - tutte cose che andrebbero valutate per efficienza energetica e possibilità di ritorno economico, ma è difficile ora immaginare cosa potrebbe essere possibile)
Insomma le cose sono meno banali di quello che sembra.

Esistono inoltre altre fonti rinnovabili che dipendono dal sole in maniera indiretta (esattamente come i combustibili fossili, ma con tempi di ripristino dell’ordine di anni anziché milioni di anni), come ad esempio il "cippato" (scarti di legna), le biomasse o semplicemente l’alcol. Le centrali a biomasse o a cippato (magari in cogenerazione, così da fornire riscaldamento invernale e raffrescamento estivo alle case) sono una realtà e se si diffondessero potrebbero risolvere il famoso "picco" delle 19.00 (sempre tenendo presente le considerazioni di cui sopra). Oltretutto avrebbero un bilancio di CO2 quasi nullo visto che quella che producono è solo quella immagazzinata dalle piante di recente....

Insomma non basta dire "sono uno scienziato" dire un paio di sciocchezze e ritenere di aver diritto ad essere ascoltato come il "verbo" smiley


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