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Commento di Persio Flacco

su Gaza e lo scandalo monocolore


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Persio Flacco 27 luglio 2014 23:42

<< Non so a cosa rispondo? Ad una persona che parla di odio verso Israele nei confronti di chi critica la politica di questo stato, >>

No, hai equivocato. Forse perché non sono stato abbastanza chiaro nell’esprimermi. Niente di grave.

<< mentre invece grandi personalità ebraiche, come quelle che ho citato, hanno parlato di genocidio o pulizia etnica del popolo palestinese, mettendo sotto accusa le istituzioni del proprio paese. >>

Lo so.

<< Sgangherate argomentazioni?
Il fondamento ideologico e politico delle dichiarazioni che ho riportato, è lo stesso che anima oggi lo stato di Israele nelle sue istituzioni, e che ha portato alla carneficina attuale. >>

Ti ho risposto che c’è differenza tra realismo e compiacimento. Essere coscienti che fondare uno Stato in cui gli ebrei avrebbero potuto essere salvi dalle persecuzioni avrebbe comportato la cacciata delle popolazioni autoctone è realismo; Teorizzare un diritto eterno degli ebrei su quelle terre è nazismo.

<< Nessuno ha masso in discussione la legittimità dello stato d’Israele. >>

Beh, l’affermazione che scopo del Sionismo era di fondare Israele nella forma di uno Stato nazista contraddice l’affermazione che Israele è uno Stato legittimo. A meno di considerare legittimo uno Stato nazista.
Il Sionismo non aveva nulla dei caratteri che contraddistinguono un movimento nazista. Non si poteva nemmeno definirlo un movimento nazionalista, dal momento che il suo scopo primario era meramente funzionale: dare agli ebrei la possibilità di vivere in un luogo dove non sarebbero stati una minoranza perseguitabile.

<< Queste tue affermazioni, invece, mi sembrano proprio evidenziare come quel sottofondo ideologico comune ai padri del sionismo, sia divenuto pervasivo nella società e nelle istituzioni israeliane oggi. >>

Non era un sottofondo comune, al contrario: quelle idee fascistoidi nel Sionismo erano marginali. Purtroppo, come spesso succede, in un certo contesto le idee fasciste acquistano forza e diventano egemoni.

<< Prova ad leggere o ad ascoltare qualche intervista allo storico Pappe sul tema del conflitto in Palestina:>>

Ho letto interviste e qualche libro di Pappe e di altri. Penso di essere abbastanza informato sull’argomento. Tuttavia, nonostante il fatto che Pappe, come altri storici ebrei, rappresentino i fatti per come si sono verificati, questo non basta per capire il senso di quello che è avvenuto e che avviene oggi. Non basta rappresentare oggettivamente la spoliazione della Palestina per capire la verità di quel processo: è una questione molto più complicata.

<< Comunque, rispetto per le opinioni divergenti, ma sarai d’accordo che adesso è il momento di azioni decise, dei governi, dei cittadini e delle istituzioni internazionali, a partire dal boicottaggio, disinvestimenti, raccolte di firme e manifestazioni, per fermare un massacro.>>

Su questo non ho dubbi. Ogni ulteriore tolleranza verso il governo fascista israeliano contribuisce a portare Israele (e l’ebraismo) alla dissoluzione.


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