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Commento di

su Tumori e alimentazione. Errare è umano, perseverare è da Iena


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3 giugno 2014 18:00

Arturo Villa avrà creato tutte le pagine web del mondo per divulgare la sua storia, ma non è intervenuto in questa sede, pur potendo visto che non ha alcun problema a scrivere sul web.


Se Lei non è Arturo Villa, eviti di parlare a nome suo.

Io il senso del ridicolo ce l’ho, a differenza di chi tira in ballo l’ipse dixit fuori contesto (ipse dixit applicato alla scienza significa andare oltre il ridicolo) e poi per portare acqua al proprio mulino parla di casi altrui, tirando in ballo altre persone, dopo aver scritto esplicitamente che si può parlare solo di ciò che si è sperimentato in prima persona.

Per un Arturo Villa che può citare lei, potrei fare la lista delle persone la cui vita è stata salvata dalle terapie convenzionali. Se li tirassi in ballo per tacitarla non farei niente di diverso da quanto sintetizzabile del suo intervento in questa sede.

Il punto è che i singoli casi non fanno una statistica se non si applicano delle metodologie per trattare i dati.

Se vuole posso chieder alle persone con patologie conclamate, salvate dalla medicina ufficiale, se avessero trovato opportuno praticare clisteri di caffé nei periodi acuti della loro patologia, così poi vediamo chi ha il senso del ridicolo.

O dell’umorismo, perché non credo che le risposte le piacerebbero.


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