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Commento di paolodegregorio

su In morte del maestro Abbado (e della Cultura)


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paolodegregorio 21 gennaio 2014 13:15

accetto la critica sulla forma, e integro il mio pensiero.


Non approvo la retorica che parla di CULTURA riferendosi alla musica classica come se questa riuscisse a influenzare positivamente comportamenti umani. Magari fosse vero! In realtà è ininfluente!
Appaga solo il soggetto che la ascolta, che generalmente appartiene alla classe borghese e non modifica affatto il suo agire e non mi pare giusto destinare grandi somme per tale sollazzo invece di destinarle magari al "reddito di cittadinanza" per non lasciare nessuno alla fame. 

In realtà e purtroppo altra è la musica che viene indirizzata verso le classi popolari e qui si che modifica comportamenti, ad esempio Vasco Rossi con la sua "vita spericolata" è stato seguito da generazioni anche nei comportamenti, con discoteche piene, ritmi umani assurdi e fino alla indifferenza sulle morti del sabato sera.
Anche la tv concorre con i suoi spettacoli tipo "uomini e donne", e molti altri, a influenzare comportamenti popolari.
E tutto questo viene definito "cultura popolare".

Non approvo questo andamento e disprezzo chi imbroglia la gente. Apprezzo invece, insieme all’etica che deve essere la base dei comportamenti, tutti gli impegni verso la conoscenza della realtà sociale, della storia, dell’economia per non farsi imbrogliare nelle scelte quotidiane, insomma per passare da sudditi a cittadini consapevoli. 

 


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