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Commento di

su Thanksgivukkà e l'intelligenza ebraica


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2 dicembre 2013 20:17

Peccato che lei, più anonimo del solito, non sappia esimersi dal decidere a priori che cosa direbbe tizio di caio e viceversa. E che ciò che dice tizio può essere condivisibile per caio, tranne quando tizio dice cose non condivisibili da caio. E viceversa. Ma non per questo caio, essendo d’accordo ma anche in disaccordo con tizio, debba essere considerato "merdaccia nazionalista", come lei, sempreché sia lei, è abituato a definire.

In altre parole lei è talmente lontano dalla logica ebraica che non capisce altro che un assoluto. Ponendosi a priori in opposizione ad essa.

In ogni caso, di Arturo Schwarz leggo da Wikipedia "Nato in una famiglia di origine ebraica, da padre tedesco e madre italiana, visse in Egitto fino al 1949, quando ne fu espulso per la sua presunta attività sionista". Perbacco, c’è scritto proprio "sionista"...

Poi leggo che lo stesso "È membro della board of governors dell’Università di Tel Aviv, della Bodalerle Accademy of Art and Design di Gerusalemme e del Tel Aviv Museum of Art; è membro fondatore e honorary fellow dell’Israel Museum di Gerusalemme e del Tel Aviv Museum of Art, oltre ad essere membro fondatore della Università Ben Gurion del Negev... Nel 1996 gli è stata conferita dall’Università di Tel Aviv la Laurea Honoris Causa di Doctor Philosophiae...Ha donato parte della sua collezione di opere d’arte, soprattutto dadaiste e surrealiste, ai musei di Tel Aviv e di Gerusalemme... ha donato una sua collezione di 700 pezzi di opere d’arte all’Israel Museum di Gerusalemme".

Un’attività intensa e di continua collaborazione e riconoscimenti per e con le istituzioni israeliane. Sarà anche un ebreo self-hater, ma di sicuro non un israeli-hater.
Saluti

FDP


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