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Commento di

su Il flop dei referendum radicali


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8 ottobre 2013 02:14

Mi pare che si sia una mancata comprensione (ehhh!)

Io sono convinto che nella giustizia italiana molte cose vadano cambiate: ma non nel senso proposto dai radicali che tanto piace – o sarebbe piaciuto - a Berlusconi.

Così come sono un convinto difensore dei diritti etici e civili che ispirano altri quesiti referendari.

Però sono convinto che la confusione tra politica – nel senso italiota del termine – abbia agito negativamente sullo strumento “referendum”, che pure era un bello strumento e che parte della responsabilità sia proprio del suo mentore. Ma non mi interessa sottolinearlo: ormai le cose stanno così, quest’ultima tornata lo manifesta, ma non dimentico neanche quelli di qualche anno fa, proposti dai grillini, che pure firmai (meno uno). Ma avendoli ridotti a strumento con la lingua biforcuta – proprio il suo mentore più di molti altri – perché lamentarsi se le persone ne sono state alla larga? È buon segno direi...purtroppo. Invece lo si è riproposto: indice di biforcutaggine? Io direi proprio di sì, Pannella ormai lo conosciamo...

Lei invece che non mi conosce, neanche mi capisce: dalla sua risposta arguisco che non abbia compreso “la mia parte”.

Io sono convinto che le riforme devono essere fatte dal e nel parlamento e che occorre concentrarci seriamente per ottenerle “agendo” su di esso, direttamente e cercando di liberarsi dei tanti buffoni che continuano a spuntare in Italia: berlusconi e Pannella compresi...


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