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Commento di

su Papa Francesco non è di destra. Ma in Italia non si dice


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29 settembre 2013 19:37

Gorgoglii >

Hanno scritto che Papa Bergoglio ha aperto uno “spiraglio” a omosessuali, divorziati, risposati e alle donne che hanno abortito.
Temi tanto complessi e “sensibili” che ha affrontato domandandosi “cosa fa il confessore” e concludendo che “dialoga con tutti, valuta caso per caso e discerne qual’è la cosa migliore da fare”. Nel merito ha specificato che Lui è “figlio” della Chiesa e che il “parere” della Chiesa lo si conosce già. Tutto qui.

Ma allora dove sta la novità?
Quale contributo “chiarificatore” ne dovrebbe ricavare chi è chiamato a confessare?
In concreto.
Da un lato c’è l’omosessuale “contrito” che soffre e si reprime. Dall’altro c’è quello che palesa e “vive” senza remore la propria indole.
Il divorzio può essere consensuale o “subito” dal coniuge abbandonato.
L’aborto può essere la scelta “indotta” da un atto di violenza oppure la “fuga” dall’assunzione di oneri e responsabilità.
Nel mezzo tutto un vasto ventaglio di casistiche diversificate.

Compito precipuo del Magistero papale è di indicare come e dove “delimitare” la via da seguire. Gesù non ha annunciato soltanto la misericordia divina e non ha affidato a Pietro una Chiesa scevra da “confini” morali.
Per contro. Non esiste la graduatoria dei Papi stilata in base al numero dei “simpatizzanti” conquistati.
Così come non ha senso che un Papa parli di sue giovanili inclinazioni politiche.
Di sicuro la scelta più difficile è quella di una Fede, senza miracoli


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