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Commento di Persio Flacco

su Credenti e non credenti: dove porta il dialogo Scalfari-Bergoglio (quarta parte)


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Persio Flacco 28 settembre 2013 00:27

<<E’ "l’emergenza antropologica" su cui scivola tutta l’intellighenzia di sinistra che finisce con l’accettare l’idea religiosa che l’uomo si distingue dall’animale per l’immagine divina che ha in sé "dal momento del concepimento".>>

Se accetta questa idea l’intellighenzia di sinistra sta messa male, molto.

<<Evidentemente c’è invece un salto trasformativo al momento della nascita e la teoria di Fagioli spiega come questa trasformazione, che permette la formazione della psiche dalla materia biologica, avviene. Ponendosi nei fatti come unica alternativa all’imago dei.>>

Guardi che non c’è nulla di particolarmente misterioso nel modo in cui la "materia biologica" genera la psiche. Fagioli è andato vicino a capirlo ma si è fermato al pensiero magico del concetto di "luce-energia". Avesse detto che a fare di una macchina organica come il cervello una mente sono in prima battuta le esperienze sensoriali e poi le interazioni culturali avrebbe colto nel segno. Il cervello crea rappresentazioni interne della realtà: quello che lei percepisce è una rappresentazione, e non avrebbe senso se tale rappresentazione non fosse determinata dall’eredità culturale e non fosse in costante contatto sensoriale col Mondo. Uno dei più comuni fraintendimenti è quello di immaginare la mente come una entità separata dal mondo fisico, da cui discende il concetto di anima di origine divina ed eterna. Non è così, naturalmente.

<< Dopo la nascita non esiste "massa biologica inerme": si chiama bambino>>

Quello che fa di una "massa biologica" (organizzata) un bambino, una persona, sono le interazioni culturali e sensoriali. Immagini di confinare nell’isolamento più assoluto un bambino appena nato: cosa diventerebbe?


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