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Commento di

su Credenti e non credenti: dove porta il dialogo Scalfari-Bergoglio (quarta parte)


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26 settembre 2013 16:44

 il dubbio metafisico relativamente al "perchè" (andando un tantino oltre al perchè dei fenomeni fisici....) non viene mosso necessariamente da una proiezione di sè verso ciò che non si conosce, quello che provo nella fede non è certo la ricerca di un Dio-babbo natale che somigli agli uomini, ma una tensione verso l’infinito, che chiamo Dio, ma che non so spiegare.
Se uno stupendo giorno si arriverà a dimostrare l’origine dell’universo o la sua esistenza al di là del tempo, il non credente continuerà sempre a chiedersi cosa c’è più in là, no? E anche chi ha fede continuerà a credere.


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