Precedentamente non avevo effettuato il log-in.
Ne ho approffittato adesso per rileggere e rifinire meglio.
Ringrazio
Aldo Funicelli per questa interessante recensione di un libro che non sono
arrivato a leggere.
Devo dire che il "magistrato Imposimato" non mi è sembrato affatto un
bravo indagatore; soprattutto sul caso Moro, in cui alcuni aspetti importanti
sono stati incredibilmente trascurati, ad esempio che il caposcorta Leonardi -secondo la moglie preoccupatissimo in quei gg - doveva certamente aver
obbedito ad ordini superiori ordinando a sua volta alla scorta di riporre le
armi nel portabagagli; queste "disattenzioni" del "magistrato" mi provocano
qualche serio dubbio sulla validità dello "storico Imposimato".
Colgo l’occasione di questo commento per segnalare altri tre libri, importanti per capire il senso
storico di questi fatti.
IL RITORNO DEL PRINCIPE , grandioso e fondamentale libro di Lodato-Scarpinato, in cui si chiarisce bene come fin
dall’ottocento si sapeva che la mafia era molto ben collegata con i "colletti
bianchi" e con il potere statale, e che l’Italia non sarebbe affatto l’unico caso (si cita l’esempio del Texas) in cui
autentici, acclarati, delinquenti vengono poi "integrati" in alte cariche
istituzionali e imprenditoriali o finanziarie.
IO SO di Ingroia, in cui lui riutilizza l’affermazione di Pasolini e la riversa
su una grande indagine (SISTEMI CRIMINALI), in cui la sua procura ha scoperto
molti crimini ad alto livello, ma non è mai riuscita a raccogliere prove sufficienti
per istruire il processo.
LA LUNGA TRATTTIVA di Fasanella, in cui si ripercorre la lunga, lunghissima trattiva
mafia-stato, già dall’unità d’Italia (l’epopea dei mille, i governi
Crispi e Rudinì:
due siculi-mafiosi uno di sin e l’altro di dx) fino all’intervento
dell’ambasciatore USA Bartolomew, alla creazione di Forza Italia e
all’insediamento al governo di Berlusconi.
Nell’ambito di morti misteriose (Ilaria Alpi, Natale De Grazia) collegate a
traffici di rifiuti tossici, ho recentemente scritto questo commento, in cui io
sospetto che parlare di stragi o di trattativa SOLTANTO a partire dal secondo
dopoguerra con Portella della Ginestra (come sembrerebbe che faccia Imposimato) sia decisamente fuorviante:
http://www.agoravox.it/Le-centrali-...
"Ringrazio Emiliano Di Marco ...
Mi sono letto tutta la relazione di Alessandro Bratti, membro della commissione
parlamentare di inchiesta:
http://www.comitatodegrazia.org/Blo...
e devo dire che c’è veramente da rabbrividire.
La relazione si conclude con queste parole:
" la morte del capitano De Grazia si inscrive tra i misteri irrisolti
del nostro Paese."
Aggiungerei che anche se i misteri resteranno irrisolti il quadro generale è
piuttosto chiaro: in Italia ci sono poteri fortissimi ed oscuri che
puntualmente e brutalmente impediscono che noi si sappia che cosa davvero
succede.
Dal libro di Fasanella "La lunga trattativa" ho recentemente imparato
che forse il primo "mistero italiano" è coetaneo dello stato
italiano: Ippolito Nievo aveva entusiasticamente aderito
all’impresa garibaldina dei mille e gli era stata affidata la contabilità
dell’impresa stessa.
Era rimasto scandalizzato da quanto aveva visto ed aveva
annunciato che avrebbe portato ai magistrati piemontesi casse di documenti su
quanto era successo : cointeressenze di mafia e camorra.
Il piroscafo Ercole su cui erano imbarcati lui, i documenti, e una
ottantina di persone, è scomparso in mare nel marzo 1861. Non un
naufrago o un cadavere o un relitto.
Sono soltanto misteriose storie simili o è un’unica storia che dura da
152 anni ?"
GeriSteve