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Commento di paolo

su Le centrali nucleari in Italia. Il caso del Garigliano (Seconda Parte)


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paolo 2 settembre 2013 10:29

Emiliano ,non confondiamo i piani ,il nucleare civile è una cosa ,quello militare un’altra ,seppure esiste una relazione di discendenza (soprattutto Plutonio)

Volevo interrompere il dialogo ,ma il commento di Emiliano e la domanda di Geri ( gran bella domanda alla quale tenderei a rispondere di SI ),mi richiama ad una precisazione doverosa .
Al referendum sul nucleare ho votato SI
proprio in ragione del contesto politico-mafioso che non offre le sufficenti garanzie per gestire una tecnologia intrinsecamente pericolosa come quella nucleare . Scrissi allora che questo paese ,sia in articoli che in commenti ,soprattutto per la sua classe politica e le varie mafie che controllano il del territorio , non era idoneo alla costruzione di centrali elettronucleari .
Questo è l’altro elemento fondamentale contro il nucleare che ho dimenticato di citare e che avrebbe dovuto essere meglio sfruttato dalla propaganda antinuclearista invece di perdersi in una propaganda di scarso contenuto tecnico-scientifico.

Ovviamente i fatti a cui si riferisce l’inchiesta (non la sola) non sono con certezza riconducibili a scorie radiotossiche che ,pur tuttavvia è senz’altro presumibile che faccessero parte degli inquinanti affondati ( o interrati - vedi Campania) .
Nei paesi "normali " le scorie che contengono radionuclidi vengono smaltite con protocolli severessimi , ma noi ,giustamente ,non siamo un paese normale .


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