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Commento di

su La speranza è nel blog di Beppe Grillo. Incredibile ma vero


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11 luglio 2013 09:29

Gentile sig. Fabio,


sono andato a leggere i suoi due articoli. Nel primo non vi sono numeri di sorta; per il secondo io conosco numeri diversi, e riporto i casi più significativi:

2008 Roma: PD voti 521.880
2013 Roma: PD voti 267.605 (-254.275 voti) = - 48%
2008 Roma: PDL voti 559.559
2013 Roma: PDL voti 195.749 (-363.810 voti) = - 65%
2008 Roma: M5S voti 40.473
2013 Roma: M5S voti 130.635 (+90.162 voti) = + 222%

2011 Siena: PD voti 11.723
2013 Siena: PD voti 6.483 (-5.240 voti) = - 44%
2011 Siena: M5S voti 833
2013 Siena: M5S voti 2.194 (+ 1.361 voti) = +163%

Ora faccio un’analisi su Roma. Nel 2008 a Roma il m5s prende "N" voti. Poi ci sono le elezioni politiche, il m5s si comporta male (malissimo) e perde un’occasione irripetibile, poi ci sono di nuovo le comunali a Roma e il m5s prende il triplo della volta precedente. Ma a lei pare che questo sia il comportamento di elettori insoddisfatti?

Tutta o quasi l’informazione s’è gettata a corpo morto su questa presunta debacle, accompagnandosi con la frase retorica "non è del tutto corretto paragonare elezioni amministrative con quelle politiche, ma...". Ma intanto lo faccio lo stesso, perché mi conviene. Il problema è che non è per nulla, per nulla corretto. E il ragionamento lo dimostra bene.

Ora vediamo di mettere le cose in chiaro, anche sulla mancata autocritica di cui lei accusa i grillini. Sappiamo bene che una giunta comunale è diversa da un parlamento nazionale. E’ chiaro che qualsiasi candidato grillino è giovane, meno esperto dei politici di professione, ha meno soldi e meno conoscenze, e quindi in una competizione comunale è svantaggiato. Ma va bene così. Sì, va bene così: non ho nessun problema a dichiarare che a Roma Marino avrebbe dovuto vincere contro il candidato del m5s. Perché una giunta comunale non è un parlamento nazionale: gli eletti sono conosciuti, votati nominalmente, il loro operato è facilmente verificabile, e trattano scelte più amministrative che politiche. In una giunta molte volte sono più contento di avere pochi consiglieri o assessori grillini che il sindaco: essi possono collaborare, portare nuove idee e controllare l’operato dell’amministrazione. I grillini non cercano il potere a tutti i costi, per esempio non si presentano alle elezioni provinciali perché ritengono che le provincie andrebbero abolite. Si tratta di buon senso, di politica alta e coerente.

Per chiudere, la prego di notare un altro particolare. Abbiamo visto che con una votazione nominale (opposta al porcellum), il m5s è svantaggiato perché i suoi candidati hanno poco carisma. Eppure, il m5s è favorevole a una legge democratica dove gli elettori possano scegliere il loro candidato. Di nuovo, questa è politica sincera e idealista. Non ci passa nemmeno per la testa di tenere il porcellum, anche se ci darebbe un vantaggio. Il porcellum lo vogliono tenere gli altri, quelli che "sanno fare politica". La sanno fare bene, tant’è che a parole vogliono abolire le provincie e il porcellum, ma nei fatti ci terremo entrambe le cose ancora per molto tempo.

Cordiali saluti,
Gottardo



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