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Commento di

su La speranza è nel blog di Beppe Grillo. Incredibile ma vero


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8 luglio 2013 16:55

Caro Gottardo,

c’è una terminologia abbastanza precisa che è stata usata nel corso delle trattative Bersani-Grillo che è possibile ricostruire, per quanto mediata dalla stampa.

A me risulta che

1) il M5S ha sempre rifiutato a priori qualsiasi “accordo” sia con PD che con PDL
2) Che conseguentemente Crimi e Lombardi hanno rifiutato la “fiducia” ad un governo (anche monocolore di minoranza) di centrosinistra PD-SEL
3) Che Bersani abbia chiesto al M5S di “uscire dall’aula”, anziché votare contro, al momento del voto per permettere al centrosinistra di varare un governo monocolore di minoranza, ma che anche questa proposta sia stata rifiutata.
4) Conseguentemente a questo la maggioranza interna del PD ha deciso (e il larga misura, ma non sappiamo quanto larga, e con quanto potere effettivo, aveva già deciso) di “rivolgersi altrove".

I termini “accordo” (che può essere di scopo, di legislatura, elettorale, programmatico eccetera) e “alleanza” non possono essere confusi perché hanno significati simili ma non sovrapponibili.
Bersani, per quanto ne so, non ha mai proposto un’alleanza con il M5S, ma un accordo di scopo finalizzato a far nascere il governo. E non l’ha proposta perché... mica è matto! come mi segnala anche lei.

E’ ovvio - o almeno a me pare ovvio - che se il M5S avesse accettato di uscire dall’aula avrebbe tenuto in ostaggio (per le palle, è l’espressione più esatta) non solo il governo ma l’intero centrosinistra, obbligandolo – pena caduta del governo monocolore – ad accettare alcuni temi del M5S stesso. Senza però perdere la faccia in una “alleanza” programmatica o di scopo che aveva già dichiarato di non voler fare.
Con, in più, la possibilità di far affogare una volta per tutte il berlusconismo nell’irrilevanza politica (almeno per un po’).

In poche parole ha avuto in mano un poker d’assi molto raro in politica. Se l’è giocato come un bimbo dell’asilo che per far dispetto alla bambina dai capelli rossi ha voluto rompere tutto. Anche uno come Travaglio, che di sicuro non è mai stato ostile a priori a Grillo, scrisse che "sarebbe stato scacco al re. Invece lo scacco i grilli se lo son dato da soli. Col rischio di perdere un treno che potrebbe non ripassare più; di accreditare le peggiori leggende nere sul loro conto; e di gettare le basi per drammatiche spaccature", data 30 marzo, titolo "autoscacco a 5stelle". http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

Adesso il M5S, che al momento conta in parlamento quanto il due di briscola, propone il reddito di cittadinanza ben sapendo che nessuno glielo voterà mai perché a nessuno viene in mente di mettersi lì a cercare la copertura per i (quanti?) miliardi necessari quando non riescono a trovarne due, senza scontentare nessuno, nemmeno la Lockheed, per tacitare Brunetta. Forse che la proposta viene fatta per farsi belli, sapendo che non c’è da sporcarsi le mani con la fatica di rendere la cosa praticabile ?
In questo modo qualsiasi demente è capace di fare politica, votate me che vi propongo chessò la luna....le stelle....

Mi scusi, Gottardo, ma non sarebbe il caso di parlare di cose serie ? M5S ha una serie di proposte in tasca che sono state capite e apprezzate da otto o nove milioni di elettori. Con questo pacchetto di voti e con proposte che potrebbero essere ben comprese anche da un’ampia base di sinistra ci sarebbero davvero le praterie che grillo ha promesso quando ormai i giochi erano fatti e finiti. Se invece i grillini si sono dati scacco da soli vuole dire che il capo non sa giocare. Il difetto sta nel manico. Che vi piaccia oppure no. E prima ve ne rendete conto e meglio è per tutti noi.

FDP


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