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Commento di

su Tariffe Rc auto insostenibili per i residenti della Campania


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6 luglio 2013 18:47

Trovo assolutamente condivisibile che, quando il sinistro si verifichi, si paghi di conseguenza. Ma solo quando si verifichi l’incidente, da quel momento in poi, non prima.


Fino a quel momento, in assenza di sinistri, si parla di aria fritta e non si capisce perché un campano che non è MAI stato coinvolto in incidenti debba pagare un’assicurazione maggiore di chi in altre regioni abbia impattato per propria colpa, con la sola motivazione di essere nato/residente in un luogo piuttosto che un altro. In Italia è prevista la libera circolazione sul territorio nazionale ed è assolutamente presuntivo pensare che il luogo di residenza sia indicativo dell’indice di rischio cui si è esposti. Se si accetta questa ottica, che si paghi un balzello ogni volta che si accede a zone a rischio maggiore rispetto a quanto previsto dal proprio contratto assicurativo.

Non è corretto assimilare i contratti assicurativi a scommesse ippiche o violazioni del codice della strada per i seguenti motivi: 

1) se punto sul cavallo vincente MI PAGANO, ci guadagno, non è un gioco perennemente in perdita. La scommessa ha senso se c’è una possibilità di vincita, altrimenti non è una scommessa.

2) è possibile per il cittadino onesto tirarsi fuori dalle multe per violazione del CDS, basta non infrangerlo. Se si guida in modo rispettoso, se si rispettano i limiti di velocità, se ci si ferma allo stop, se si rispetta il rosso, i divieti di transito, di sosta... non si ha niente da temere. Il campano invece paga tariffe assicurative alte a prescindere dal proprio comportamento, non ha alcun modo di tirarsene fuori se non cercare di cambiare la propria residenza. Se ci riesce pagherà di meno, a prescindere dalla propria attitudine a procurare incidenti stradali.


Vorrei sottolineare inoltre che non tutti i campani hanno la tendenza a fare cause se coinvolti in incidenti vari, chi afferma questo non sa come funziona. La maggiorparte risolve "alla buona", proprio per evitare i rincari assicurativi, altro che mettere in mezzo avvocati. In Campania c’è da temere testimoni falsi pagati per farti risultare colpevole di sinistri non da te provocati, altro che carta bollata o voglia di imbarcarsi in cause assicurative varie che porteranno, forse, un po’ di soldi al momento e che poi torneranno alle case assicuratrici negli anni, sotto forma di polizza RCA.

Il contratto assicurativo è una scommessa? Bene, se il mio vicino la perde devo pagarla io?

Fa comodo così, meglio che paghino in pochi, su base regionale, piuttosto che tutti. Così facendo si premia il truffatore, perché si accetta il concetto che la compagnia assicurativa non si rivalga sul disonesto ma possa rientrarci scaricando su altri.

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