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Commento di

su Tariffe Rc auto insostenibili per i residenti della Campania


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6 luglio 2013 11:39

No, l’assicurazione non è una scommessa. E’ un contratto tra un privato e un’agenzia assicurativa, non tra questa e la collettività del luogo. In Italia la responsabilità è del singolo, tranne i casi in cui è previsto di essere corresponsabili in solido e non vale certo per gli estranei.


Io non devo prenderla con i truffatori, per me i truffatori sono estranei di cui non mi riguarda perché io non ho alcun rapporto con loro. E’ l’agenzia assicurativa ad aver rapporti con loro, ha incassato i loro soldi fino al momento della truffa subita, ed è essa a doversela prendere coi truffatori con cui ha stipulato un contratto, proprio perché quel contratto è tra soggetti singoli e non con la collettività. Io non prendo soldi dai truffatori, io con loro c’entro quanto lei.

Se poi vuole introdurre concetti di solidarietà sociale sui premi assicurativi, allora sappia che deve esserne coinvolto anche lei, perché la residenza differente è un criterio aleatorio: lei è responsabile di queste truffe tanto quanto io, cioè niente. Però lei non le paga. E tra parentesi, niente le vieta di usare la sua autovettura per guidare in Campania, e quindi nella pratica essere esposto allo stesso rischio che accetta monetizzato. Allora i casi sono due: o paga quanto i Campani facendosi carico dei rischi che accetta monetizzati, oppure in Campania le deve essere impedito l’uso dell’auto privata, perché se c’è una scommessa da pagare e l’accetta, deve farsi carico della sua quota oppure tirarsene fuori.

Pare che in Veneto ci siano molti evasori fiscali: ragionando come lei il cittadino onesto deve pagare multe preventive ad equitalia, oppure un’aliquota diversa delle tasse rispetto alle altre regioni di italia, anche se non evade, perché lo fanno i suoi concittadini.

In Sicilia pare che ci sia un tasso di delinquenza più alto della norma: ragionando come lei un cittadino che non delinque dovrebbe farsi un paio di anni di carcere preventivi, perché tanto prima o poi commetterà un reato o comunque accetta il rischio di vivere in una zona a rischio.

In Italia la responsabilità è del singolo: se commetto un incidente ho tutto il dovere di pagare l’assicurazione maggiorata, anche dieci volte tanto. Ma se la mia condotta è identica a quella di altri cittadini che non provocano incidenti e vivono in Veneto, non si capisce perché io debba pagare più di loro a parità di altre condizioni.

Le agenzie assicurative devono rivalersi sui truffatori, in caso contrario, se le sta bene che spalmino sui cittadini onesti, la invito a farsene carico in prima persona. E’ un ragionamento suo, non mio.

Lei è disposto a pagare le tasse con un’aliquota diversa, più alta, rispetto al resto dell’Italia perché il suo vicino evade le tasse? E’ disposto a farsi giorni di carcere pur innocente perché il suo vicino ha derubato una vecchietta? Se no, si renda conto dell’assurdità del ragionamento che avalla.

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