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Commento di Eduardo Parente

su Facebook: infangata la memoria di Massimo Troisi, gli utenti insorgono


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Eduardo Parente Eduardo Parente 4 giugno 2013 15:09
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credo che lei non abbia letto con attenzione l’articolo pubblicato. Come spesso accade in Italia, troppo spesso, il senso delle cose viene completamente distorto, a proprio piacimento. Lei continua, nei suoi commenti, a sostenere una polemica che, in realtà, non esiste. Sta spostando l’attenzione su temi che, con questo pezzo, non c’entrano assolutamente nulla. Spero che se ne renda conto. Il lesbismo sfrenato non è un reato, chiaramente. Lo diventa quando certi soggetti fanno dell’esibizionismo una ragione di vita, mettendo le loro performance amorose in piazza,alla luce del giorno. 

Certo, questo è un reato, regolamentato dal codice penale. Così come commette reato, una coppia etero che fa lo stesso. Se lo vuol sapere, caro commentatore, sono proprio certe esibizione a rendere tutto così volgare e abbietto. Amare una persona è lecito. Esibirsi in pubblico, è da schifosi. 

Questo è il senso della mia critica. Massimo Troisi è un grande artista, e la sua memoria è stata infangata da una persona che, solo per lucro, pubblica foto hard sul profilo facebook a lui dedicato. Mi spiace, lei ha sbagliato il contesto. Le sue battaglie, legittime, vada a farle dove ce ne è bisogno. E con questo, il discorso è chiuso. 

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