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Commento di

su La “diaria”, il M5S e il proletariato


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18 maggio 2013 20:12

Grillonza >

Dettare all’interlocutore politico delle condizioni tassative per aprirsi al confronto è solo una pura “provocazione”.
La rinuncia ai rimborsi elettorali, l’appoggio all’ineleggibilità di Berlusconi ed all’elezione della Gabanelli. Queste le pregiudiziali poste da Grillo al PD come “primo passo” per vagliare la prospettiva di una qualche iniziativa di governo.

Tutti hanno visto con quale “pazienza” sia Bersani che Letta hanno sollecitato i delegati M5S ad assumere un ruolo politico “attivo” e responsabile. Di rimando il capogruppo Crimi ha stilato un elenco di ben “30 ragioni” per negare qualsiasi tipo di “fiducia” al PD.

A tre mesi dall’elezioni il progetto di Grillo è sempre lo stesso.
Con l’autunno l’Italia “va in bancarotta” e lo Stato finirà i soldi.
Il suo M5S avrà così l’occasione di conquistare il Parlamento.
Per fare cosa?
Facendo a modo suo, assicura Grillo, per i prossimi 4-5 anni “saremo più poveri, ma più contenti”. Mica tutti!!
Nel suo programma in 20 punti non si trova una sola parola sulla lotta all’evasione fiscale ed alle attività sommerse.
Una dimenticanza (?) davvero curiosa su una materia che vale alcune centinaia di miliardi l’anno.

Tant’è. Tutto va bene finchè dura il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …


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