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Commento di

su Bisogna resistere al mobbing


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15 aprile 2013 12:45

Il discorso sarebbe molto lungo, ma provo a sintetizzare.
Quando una persona, per un motivo o per l’altro, viene messa sotto osservazione, viene anche iniziato un processo di valutazione che prevede vari momenti.
Chi fa queste valutazioni? Il Capo, naturalmente, e non potrebbe essere altrimenti.
Chi sono le vittime più deboli e destinate ad essere marginalizzate?
Paradossalmente, quelli che lavorano e magari lavorano anche bene: perchè si sa, "chi lavora, sbaglia".
Quello che accade, quasi sempre, è che queste persone non si rendono conto di quello che sta loro accadendo finchè non si trovano completamente isolate e senza incarichi (o con lavori progressivamente sempre più umilianti, inutili, spesso CREATI apposta per lui/lei).
Spesso, direi quasi sempre, sono le persone stesse che iniziano a rifiutare gli incarichi, per sfuggire al livello eccessivo di critica e all’ansia che ne deriva.
Diventano sempre più insofferenti, reagiscono male nei confronti dei colleghi anche quando non ce ne sarebbe alcun motivo: da tenere presente, inoltre, che se è difficile cogliere questi segnali per chi ne è vittima, lo è anche di più per i suoi colleghi).
Che fare? Bisogna prendere atto che è mancata una seria valutazione delle proprie capacità e del proprio valore, e sussiste in queste persone una richiesta di riconoscimento che non è motivata da volontà di migliorare (economicamente, o in carriera), bensì da rafforzare la propria autostima.
E questo per alcuni Capi è assolutamente fastidioso e insopportabile; non per tutti i capi, ma prima o ci capiti sotto uno di quelli.


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