Caro Geristeve, spesso mi sono trovato d’accordo con lei, stavolta no.
Parlo da ignorante in materia diplomatica/legale, ma non capisco perchè i soldati della strage del Cermis furono giudicati in patria (USA) e i nostri invece non possano usufruire dello stesso trattamento.
Si tratta comunque di due cittadini italiani, che erano là per servire il nostro stato. Magari a te non frega niente il fatto che siano italiani o che fossero al servizio del nostro stato, ma non ti preoccupa sapere che saranno giudicati da una nazione, l’India, che non è l’esatto esempio di democraticità/giustizia?
E poi, un cittadino è o non è innocente fino a prova contraria?
Aggiungo, per fortuna tale prova contraria viene valutata da un giudice sulla base di prove e perizie in un aula di tribunale, non da un Gino qualunque sulla base di congetture scovate su internet.
Infatti non riesco a capire questo suo accanimento verso i due soldati: le illazioni sulla matrice razzista dell’episodio sono veramente fuori luogo.