Da Haaretz (lo stesso quotidiano che ha diffuso la
notizia):
"...la storia ha assunto una vita propria a livello
internazionale. Le parole "forzata" e "coercizione" vengono
buttate là nella copertura internazionale. Sono state evocate immagini di
persecuzione di ignoranti in sitle Mengele, vittime indifese fatte marciare con
la forza dai campi alle cliniche per ricevere le iniezioni, così la storia ha
viaggiato dai media israeliani ai media mainstream nazionali, internazionali e
per le pubblicazioni di nicchia. I titoli vanno dalle semplificazioni eccessive
a quelli deliberatamente deformanti....
La copertura più ostile parla erroneamente di
"sterilizzazione" - ignorando opportunamente il fatto che il
Depo-Provera è una iniezione ogni tre mesi per il controllo delle nascite, per
la quale le donne devono volontariamente andare in una clinica per farsi fare
l’iniezione.... Certo, se ci fosse stato un orribile complotto per impedire loro
di avere figli, ci sarebbe stato un modo più efficace per farlo. Io credo alle
donne che hanno raccontato la loro storia (si riferisce a quella quarantina che si sono
lamentate del trattamento, nda). Credo anche che la stragrande maggioranza delle
donne etiopi che hanno ricevuto il Depo-Provera era a conoscenza che era un
controllo delle nascite e l’hanno preso volentieri, volendo avere la possibilità
di decidere quando avere una gravidanza".
Potete leggere l’articolo qui
http://www.haaretz.com/blogs/routin...
(è sufficiente iscriversi al sito e poi effettuare gratuitamente il login per
leggere l’intero articolo).
In conclusione: è stato montato ad arte un caso gigantesco. Che il Depo-Provera sia altro da un anticoncezionale nemmeno l’articolo riesce a dimostrarlo: tuttavia il titolo è "etiopi resi STERILI". Questa non è disinformazione ?