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Commento di paolo

su Il “caso di Bella” delle staminali


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paolo 15 novembre 2012 19:37

Ringrazio Andrea per il cortese invito . Per metodo rigorosamente scientifico, nella ricerca e/o diagnostica nonché nella divulgazione scientifica, intendo il rispetto dei protocolli internazionali riconosciuti che ,come prima regola hanno la riproducibilità dei risultati in istituti clinici o laboratori certificati e la pubblicazione dei lavori ,anche nelle formulazioni chimico farmacologiche adottate, affinché il tutto sia sottoposto a valutazioni critiche . Soprattutto le cartelle cliniche devono essere conformi agli standard medici universalmente riconosciuti .

Non sono invece ammissibili prove testimoniali ,racconti ,ricostruzioni parziali di decorsi clinici ecc.. . Non hanno rilevanza scientifica.
A suo tempo ,sono passati tre lustri ,ho seguito con molto interesse la vicenda ,l’ho seguita anche nei suoi aspetti secondari e diciamo meno attinenti alla professione medica e credo di essermi fatto (allora) una discreta cultura in merito .Naturalmente quello che ho appreso è avvenuto attraverso i media ma ricordo benissimo (credo di avere ancora cassette registrate)sia Di Bella padre che figlio .Da li’ , ma non solo , mi sono fatto una opinione personale.

Comunque non ho assolutamente stigmatizzato il diritto di essere seguaci di chicchessia ,la mia era solo meraviglia perché , a distanza di tanti anni , ritenevo che fosse una vicenda ormai morta e sepolta ,evidentemente mi sono sbagliato.


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