Nel significato più ampio, il pensiero è la somma totale di tutto quanto
la mente può definire suo, non solamente il suo corpo e le sue
specificità psichiche, ma i vestiti e la casa, moglie e i figli, gli
amici, la reputazione e le attività lavorative. A scuola ho imparato che
tutti i preparativi della ragione, dunque, in quella che può essere
chiamata filosofia pura, sono in realtà dirette a tre problemi: Dio,
l’anima, la libertà. Tuttavia, questi tre elementi in se stessi
continuano a detenere indipendente il peso oggettivo individuale.
Inoltre, in un contesto collettivo relazionale, vale a dire, per sapere
cosa deve essere fatto: la volontà è libera se c’è un mondo futuro. Per
quanto questo riguardi le nostre azioni con riferimento ai più alti
scopi della vita, nella costituzione della nostra ragione, “creare uno
spazio di libero pensiero a prescindere dalle visioni del mondo,
pensiero politico e idee di chi scrive” è un’azione, nell’accezione
prettamente teatrale, affidata al libero arbitrio, non inficiato dai
fardelli e dalle pastoie intrinsecamente annidate nelle elucubrazioni
cerebrali di chi si pone nel dialogo con idee previamente contrapposte. Rispondo alle sue considerazioni sulla mia persona perché sono un galantuomo. Mi accusano di compiere errori grossolani nella scelta dei messaggi ai quali replicare. E’ vero, è un errore che compio spesso, quello di dare seguito a lettere che non meritano attenzione. Il fatto che io abbia deciso di rispondere alla sua ne è la prova.