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Commento di Domenico Attanasii

su Abrogare o no la norma che prevede l'aumento dell'orari​o da 18 a 24 ore per i docenti?


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Domenico Attanasii Domenico Attanasii 30 ottobre 2012 09:18

Approfitto di questo spazio democratico per fare ordine tra i graziosi orpelli ricevuti dopo la pubblicazione del mio articolo sulla scuola. Glisso sulla mia ignoranza. Questa è una prebenda laica che prescinde dalla percezione di me stesso. Non sono uno scrittore. Di sicuro uno che gli piace raccontare fatti. Per questa ragione ho messo su un blog "Teramaners", parafrasando i "Dubliners". Vizi e virtù della mia gente. Il mio profilo, che appare su "Agoravox" è scritto in inglese per aderenza alle pretese letterarie di accostarsi a un grande della letteratura. La foto è una chimera. Un mix di tratti somatici, quelli nobili James Joyce e le mie. Un volto con copricapo appoggiato sul busto di una foto Bill Brandt e, sullo sfondo, un olmo addobbato per le feste natalizie al posto del lampione. Nella vita oltreweb sono un dipendente privato, assunto con un contratto di 40 ore settimanali, ridotte poi a 38. Le consumo interamente sul posto di lavoro. La mia opinione sulla scuola di oggi, quella statale (non pubblica e parificata), ripeto "scuola statale" è che dovrebbe essere a tempo pieno. Una scuola che restituisca sia gli insegnanti che gli alunni al loro tempo libero al temine di un percorso giornaliero fatto di lezioni, pause, svago e studio.
Ho appreso dai commenti postati che molti preferirebbero lavorare le 36 ore settimanali, visto che in realtà ne fanno molto di più. E allora dov’è il problema?
Dimenticavo, in Italia tutti (nessuno escluso) sono sottopagati rispetto alla media europea.
Buona giornata e buon tiro al bersaglio: mi sono già messo in croce...


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