Altrimondi
di Giorgio Dell’Arti per “Il Fatto Quotidiano”
LAVORO «L’apparire è il mio
lavoro. Che serve poi per possedere» (Flavio Briatore). VIGNE Flavio
Briatore, nato a Verzuolo, in provincia di Cuneo, il 12 aprile 1950. Genitori
entrambi maestri elementari, due fratelli gemelli, Valter e Maria Rita,
rispettivamente agricoltore e insegnante. Valter non è mai entrato al
Billionaire: «Meglio la vigna». TRIBULA Flavio, soprannominato
“Tribüla”, dal dialetto tribülare, “penare, dibattersi”. STALLE Bocciato
due volte all’istituto per geometri, per farlo diplomare il padre lo iscrive a
un istituto privato. Titolo della tesina di fine corso: Progetto
di costruzione di una stalla. DUTTO Attilio
Dutto, muratore diventato ricchissimo grazie alla speculazione edilizia. Alla
metà degli anni Settanta Briatore ne diventa il factotum. AFFARI Primo
affare di Briatore: convince Dutto a comprare dal torinese Schreiber la
Paramatti vernici e, invece di farsi pagare per l’intermediazione, ne diventa
socio. Nel 1978, quando Dutto litiga con l’altro socio di maggioranza, Briatore
si schiera con lui, ottenendo la promozione a dirigente. Al socio dimissionario
subentra Achille Caproni di Taliedo, erede di Giovanni Battista Caproni,
fondatore della prima azienda aeronautica d’Italia. Briatore lo ha conosciuto a
Milano negli ambienti della Borsa. Nove giorni dopo l’ingresso di Caproni nella
Paramatti, il 21 marzo 1979, Dutto esplode nella sua Bmw davanti a casa, causa
una bomba collegata all’accensione del motore. Su quell’auto doveva esserci
anche Briatore, che si salva grazie a un quarto d’ora di ritardo. Non si
scoprirà mai chi ha commissionato l’attentato. La scomparsa del patrimonio di
Dutto, trenta miliardi di lire, un altro mistero. ATTICO Briatore
si trasferisce a Milano, in un attico in piazza Tricolore, pieno centro.
Memorabili le feste a caviale e champagne. Ospiti immancabili Emilio Fede e il
conte Caproni. Al Nepentha, discoteca frequentata da vip, conosce una modella
californiana non ancora diciottenne, Marcy Schlobohm. FUGA Maggio
1984, gli agenti della Finanza irrompono a casa di Briatore per arrestarlo, ma
trovano solo Schlobohm. Lui è scappato a Saint Thomas, nelle Isole Vergini
Americane. Le indagini sono partite nel 1982, l’accusa è di avere truffato
ricchi giocatori d’azzardo. Per Briatore la condanna definitiva sarà a un anno
e due mesi di reclusione. Altri dodici vengono arrestati. BENETTON Sbarcato
a Saint Thomas, Briatore diventa il braccio destro di Luciano Benetton, che lo
incarica di aprire nuovi negozi sull’isola e a New York. Raggiunto dalla
Schlobohm, si sposano. Briatore ottiene così la Green card. Il divorzio, nel
1987. TANTO «Flavio? Sarà un po’ teppista, ma è tanto simpatico»
(Luciano Benetton). FORMULA 1 Con l’amnistia del 1989,
Briatore rientra in Italia. Benetton gli affida la direzione della sua scuderia
di Formula 1. SCHUMACHER Nel 1991 vuole ingaggiare Schumacher e per farlo deve
appiedare uno dei suoi piloti. Cerca di convincere Roberto Moreno a fingere una
gamba rotta. Di fronte al suo rifiuto, presenta un certificato fasullo per
dimostrare che Moreno soffre di depressione, quindi non può correre. Debutta
così Schumacher. BILLIONAIRE Nel 1999 fonda il
Billionaire. Soci: lui, Dario Mora, detto “Lele”, e Daniela Santanché. Il
Billionaire diventa un brand: vengono aperti altri due locali (a Cortina
D’Ampezzo e a Montecarlo), e nasce il Billionaire italian couture. Tutto
pubblicizzato da Billionaire television (in onda ogni notte su Match Music e su
una frequenza Sky), e da Billionaire Magazine. OPTIONAL «Una
bella macchina senza l’optional di una bella donna non ha alcun valore»
(Briatore).
Grazie per l’attenzione e buona vita
Paolo Maria Coniglio