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Commento di

su The Apprentice: “Cielo”, che programmi diseducativi


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18 ottobre 2012 11:34

Buongiorno Sig. Coniglio. Ho letto la sua critica (mi permetto di chiamarla così) con molto interesse, ma la condivido solo parzialmente. Mi spiego meglio. La tv da decenni ci ha abituato al lusso (da Dallas a beautiful fino "reality" lampo come limousine), ma nessuno si è mai lamentato più di tanto. Credo spetti allo spettatore distinguere sogno e realtà. Trovo più sano the apprentice che altri reality (questo è classificato talent show) come per esempio il grande fratello. Ricordo com sgomento un servizio de le iene dove concorrenti vantavano presenze al grande fratello di x giorni e solo per questo ritenevano di essere vip e avere privilegi. Briatore certo non è un santo ed è il tipico arrampicatore ma se è li un motivo ci sarà. Non voglio dire che il mondo deve essere dei furbi nè difendere Briatore. Però sì voglio difendere (almeno in parte) il programma. Qui se hai capacita vai avanti e vieni assunto, mentre oggi basta comparire a x factor per vendere dischi e tanti saluti alla gavetta. E lo dico dal basso del meno di 1000€ al mese che guadagno. Chi ha visto gli speciali e i dietro le quinte sa i motivi delle eliminazioni e non è solo perché tizio non è uno squalo o un terminator del business . Guarda caso tra i finalisti c’è uno che nemmeno è diplomato (altro che lauree) e che tutti i giorni si fa da solo. Non è che allora saper far business non è sinonimo di Maserati, Rolex etc? Non è che forse è uno dei pochi talent show che sono veramente talent? Certo fa molto sogno americano e infatti l’originale arriva da li. Forse il problema è che lei non crede in questo tipo di sogni e valuta on superficialità scelte registiche e di scenografia in quanto anche queste fanno business e ammettiamolo... A noi generazione mille euro il business altrui fa schifo finche non diventa nostro


Luca

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