Sono un sessantenne. I padri di quelli della mia generazione hanno vissuto (e appoggiato in maggioranza) la dittatura. Ora la maggioranza degli italiani qualunquista delega ad un autoritarismo forse peggiore (per lo meno dal punto di vista delle protezioni sociali, come avviene nella maggior parte del pianeta). La futura plebe italiana perde i risparmi, la sanità, la pensione, la casa. E invece di prendersela con i veri colpevoli della crisi economica, coloro che gli hanno rubato e gli ruberanno, si accanisce-ben guidata- con i ladri di biciclette. L’anomalia democratica di questi decenni è finita, mettiamocelo bene in testa. La storia rientra anche in Italia nei suoi binari millenarii dove i diritti per tutti non sono mai esistiti.