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Commento di

su C'è in Italia una forza politica realmente interessata a debellare la corruzione ?


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7 ottobre 2012 10:58

Quando ho scritto l’articolo non immaginavo che la Severino potesse cedere ulteriormente sui limitati e - nella concreta realtà italiana - inefficaci strumenti previsti dal suo ddl. Invece è accaduto! il traffico di influenze verrà punito solo se l’illecito (attivo o omissivo) si concretizza. Il tentativo, se scoperto prima che arrivi a conclusione, non è punibile. La corruzione privata torna a essere punibile solo su denuncia di parte, a meno che non ci sia turbativa della concorrenza. Come si faccia a distinguere tra corruzione che incide sulla concorrenza e quella che invece non vi ha effetto resta per me un mistero, essendo la corruzione un atto espressamente volto ad alterare la concorrenza.

Ma questo passa il convento!

C’è però una cosa che disturba, anzi offende, in tutto questo. L’iniziativa del giornale La Repubblica di una raccolta di firme a sostegno del ddl-Severino, quasi a far credere a tanti illustri firmatari che una grande conquista sta per realizzarsi anche con il loro sostegno.

A VITTORIO che chiede l’azzeramento dei partiti per poter cominciare daccapo in maniera diversa, ricordo che già nel 92/94 una cosa del genere è avvenuta, ma i risultati sono stati tutt’altro che soddisfacenti.

Ciò che va azzareto, invece, è un gruppo di problemi che ci portiamo dietro dall’unità nazionale, te ne elenco solo alcuni: corruzione, clientelismo, rifiuto a sottostare ai controlli di legalità da parte dei politici e dell’imprenditoria, rapporti con le mafie, ...

Ma, viste le premesse, ho poche speranze che una cosa del genere accada.


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