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Commento di

su Del “diritto” allo studio. Gli ostacoli alla meritocrazia


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9 settembre 2012 11:48

non va bene ne il diritto esteso a prescindere dagli effettivi meriti ne la selezione tramite un test aseticco e spesso mal concepito.

i studenti devono essere valutati su diversi piani, non solo del rendimento in termini di voto o profitto ma anche di autentica propensione ad un determinato settore di studi. è inutile avere un dottore con 110 e lode in chirurgia in architettura etc... se ciò che lo ha spinto a percorrere quell’ambito formativo non è la passione per quel mestiere ma il pezzo di carta ed il potere del ruolo. il buon senso non è una disciplina che si avcquisisce con corsi a scuola ma è un’educazione di vita data dai fattori ambientali che hanno contribuito a formarlo o meno, Anche i cretini possono laurersi con 110 e lode ma i cretini sono pericolosi qualunque mestiere eseguano anche mettergli una zappa in mano.


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