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Commento di

su Monti, dimentichi le mafie: 140 miliardi di euro l'anno, basterebbero per coprire la Spendig Review?


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6 luglio 2012 08:43

Non deve scusarsi di niente, l’importante è capirsi.

Non c’è nessuna mecessità di immaginare improbabili rivoluzioni culturali per sconfiggere definitivamente le mafie (da non confondersi con qualsiasi forma di criminalità organizzata). Trattandosi di una specifica forma di criminalità organizzata, la cui essenza sta nel rapporto di questi con la politica e la pubblica amministrazione, che penetra nello Stato e ne piega gli enti al suo servizio, per sradicarla occorre spezzare i legami tra clan e amministrazione pubblica, legami che nel concreto si realizzano sul terreno della corruzione. E’ mediante atti corruttivi che si salda il rapporto voti contro favori tra mafiosi e politici. Ne consegue che per spezzare questo rapporto occorre agire sul terreno della lotta alla corruzione, ed è quì che casca l’asino.

Il ceto politico italiano (sin dalle origini e fino a oggi) si è sempre ostinatamente rifiutato di sottoporre il suo agire ai controlli di legalità. Il rifiuto a stroncare la corruzione rappresenta il più grande aiuto alla vita e alla sopravvivenza delle mafie.

Ecco perché in 150 anni non si è mai risolto il problema delle mafie.

In ogni caso se vuole approfondire questi temi può andare sul sito http://mafiepolitica.blogspot.it/ dove

 troverà ampie spiegazioni della tesi sinteticamente su esposta.


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