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Commento di alride

su Approvato il decreto legge anti-stupri. Al via le famigerate Ronde


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alride 20 febbraio 2009 17:14
Mentre siamo in attesa di leggere il testo integrale del Decreto legge prendiamo atto di quanto recita il comunicato stampa emesso oggi da Palazzo Chigi a seguito del Consiglio dei Ministri.
Le norme prevedono“particolari misure di prevenzione quali la possibilità che i sindaci, previa intesa coi Prefetti, si avvalgano di forme di collaborazione da parte di cittadini (non armati) utili a segnalare casi di disagio sociale o che possano recare pregiudizio alla sicurezza”.
Con il provvedimento il Governo dichiara il proprio fallimento in materia di sicurezza ammettendo l’insufficienza dei mezzi e degli uomini messi in campo fin’ora, ai quali va la nostra gratitudine per l’importante e rischioso lavoro svolto.
Il D.L. non è da sottovalutare perché apre le porte alla legittimazione dello squadrismo e contiene elementi di ipocrisia.
La decisione è stata assunta a seguito della ridda di voci provenienti dalla parte della politica che ama mostrare i muscoli, sulla scena nazionale ed internazionale, fomentando sentimenti di paura e giustizialismo. Il concetto che il cittadino debba o possa farsi giustizia da se serpeggia in alcuni contesti sociali che già si sono attivati con atti vandalici e violenti (incursioni e incendi nei campi rom, pestaggi di immigrati ecc), al contrario Il principio che la sicurezza dei cittadini non possa essere delegata dovrebbe essere un principio inviolabile.
Alimentare questo tipo di cultura è estremamente grave e costituisce una involuzione deprecabile in una democrazia del tutto compiuta.
Le forze dell’ordine conoscono bene il proprio lavoro e lo dimostrano con le brillanti operazioni che riempiono le cronache, hanno però bisogno di essere potenziate finanziariamente.
Di contro il Governo ha apportato finora tagli economici a tutto spiano, stanziando soltanto oggi 100 milioni di euro e prevedendo l’assunzione di 2500 appartenenti alle Forze di polizia.
E allora, a che servono le ronde?
Ma per addolcire la pillola, nel comunicato si fa riferimento al disagio sociale (v. virgolettato).
Una considerazione sgorga spontanea.
Il provvedimento è ipocrita perchè se vi è stata la asserita recrudescenza di reati che stanno creando allarme sociale per frequenza ed efferatezza, il disagio sociale è sempre esistito, come in ogni paese, ma non si era sentita alcuna esigenza di individuare gruppi organizzati che coadiuvassero i sindaci nel segnalarne i casi.
E se parliamo di disagio sociale perchè utilizziamo ex polizziotti e non personale specializzato?
Aggiungo che gli addetti ai gruppi di controllo si potranno trovare in situazioni giuridicamente delicate.
Faccio un esempio. Poichè i rondisti risulteranno, secondo la legge, incaricati di pubblico servizio, come si regolerà la magistratura nel caso in cui avvenga un crimine che, in considerazione delle circostanze, poteva essere evitato segnalando il sospetto e non lo è stato?
Ancora. Se l’appartenente alle squadre sarà titolare di un porto d’armi, come spesso avviene per gli ex appartenenti alle forze dell’ordine, dovrà lasciare l’arma a casa?
Davvero non avevamo bisogno di questo ulteriore pasticcio. 

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